Chiuso il mercato. Soddisfatti o rimborsati?
Ore 19. Bocce ferme. Il mercato chiude i battenti, è tempo di lasciare spazio al rettangolo di gioco. Il Napoli ha chiuso in crescendo la campagna acquisti, chiudendo quattro delle sei trattative in entrata, negli ultimi due giorni di mercato. All’Ata Hotel Executive campeggiano ancora gli stands allestiti per le operazioni di mercato, dentro e fuori dall’albergo milanese si sprecano i commenti su chi si sia mosso meglio delle altre contendenti.
In casa azzurra, sono sei i volti nuovi: Cavani, Lucarelli, Yebda, Sosa, Dumitru e Cribari, quattro dei quali, giunti alla corte di Mazzarri nelle ultime 48 ore di mercato.
Un lavoro in crescendo quello del diesse Bigon, che, nella sua prima sessione estiva da dirigente azzurro, ha messo in mostra tutte le sue doti nello sfoltire una rosa fin troppo ampia, esaudendo, almeno in parte, i desideri del tecnico, di rafforzare il gruppo con le giuste pedine.
Eh sì, perché la sensazione che accomuna gli animi di tutti i tifosi partenopei, è che dopo l’annuncio di Cavani ci si aspettava qualche altro fuoco d’artificio, ed invece, di polvere da sparo, non ve n’è stata più traccia.
Sul Matador si sprecano i complimenti, ma sugli altri tre “assi” calati da giovane diesse azzurro, desta più di un dubbio. Fatta eccezione per Dumitru (che avrà modo di crescere nel settore giovanile partenopeo) e per Cribari (“copia conforme di Rinaudo, ceduto in prestito alla Juventus), le prime titubanze giungono già al nome di Lucarelli. L’attaccante ex amaranto ha esperienza da vendere, e seppur negli ultimi anni è sempre andato in doppia cifra (10 gol nell’ultima stagione a Livorno, ndr) c’è chi solleva più di un dubbio sulla sua tenuta atletica da qui, alla fine della stagione. All’addio di Quagliarella, il club partenopeo si è “consolato” con Sosa, fortemente sponsorizzato dal pocho Lavezzi, dotato di una tecnica sopraffina, ma proprio in virtù di ciò, ci si chiede come mai, a 25 anni, non sia ancora riuscito ad esplodere. Discorso analogo per Hassan Yebda, mediano franco-algerino tutto grinta e muscoli, che ha chiuso l’ultima stagione, retrocedendo con il Portsmouth dalla Premier League alla Championship.
Il dado oramai è tratto, ma questo Napoli poteva e doveva fare di più, soprattutto in considerazione dei tanti impegni che dovrà affrontare da qui alla sosta natalizia.
Solo il campo potrà cambiare le carte in tavola, e, in tal senso, dalle parti di Castelvolturno, si spera che dopo aver trascorso diversi anni ad investire cifre esorbitanti, si cominci ora a raccogliere i frutti, pur seminando con maggiore oculatezza. Ai posteri l’ardua sentenza.
Francesco Auricchio