Sedici calciatori ceduti al mercato estivo: ma vogliamo mettere? Il ds Riccardo Bigon è riuscito a fare nel giro di un paio di mesi quanto nel Napoli non si era visto per cinque anni. Lo dicevamo da tempo: il club è condizionato, appesantito dai tanti contratti onerosi che erano stati sottoscritti in precedenza. Oggi che in bilancio restano solo Bucchi e Rullo si può dire che il Napoli economicamente ricomincia ad essere un’azienda che può programmare. Questi aspetti contabili noto che ai tifosi interessano ben poco, loro vogliono solo che arrivi l’acquisto di grande nome. Fermo restando che Cavani lo è un colpo di grande livello, ma sono certo che in futuro si potrà arrivare anche a prendere campioni come Robinho o Messi. Ma bisogna arrivarci per gradi, anche perché le norme Uefa pretendono il fair play finanziario e se non sei in regola con i conti, ti escludono dalle competizioni continentali. Sai che risate, compri Ibrahimovic e altri e poi ti bloccano ai confini dell’Europa perché hai sballato con i numeri? Meglio non pensarci e concentriamoci su questo Napoli, aspettando che dalla semina escano i frutti. Cavani, dopo essere stato apostrofato in tutti i modi (“Non è una prima punta, non sa segnare” erano i commenti che conservo ancora di un bel po’ di tifosi frettolosi…), i risultati li sta dando, così come li daranno anche Yebda e Sosa. Il franco-algerino ci fece a pezzi quando lo affrontammo con il Benfica, mentre l’argentino aveva congelato il suo talento al freddo della Germania. Se poi il ragazzino Dumitru dovesse essere sfrontato quanto Balotelli, allora sì che il Napoli potrà pensare ad un campionato da prime quattro posizioni. Non ci resta che attendere, evitando di sparare addosso ai nuovi arrivati prima ancora che abbiano dimostrato quando valgono. I giudizi si danno sempre alla fine.
Raffaele Auriemma