ROMA. Il fisco non molla Diego Armando Maradona, atteso a Napoli il prossimo 30 ottobre per festeggiare i suoi 50 anni. Equitalia, la società che cura la riscossione coatta per conto del fisco italiano, interviene con una nota nella quale ribadisce la propria attenzione sul Pibe de Oro replicando a quanto affermato ieri dall’ex calciatore Salvatore Bagni.
«Le somme che Diego Maradona deve al Fisco perché ha evaso e che Equitalia tenta di recuperare – è scritto nel comunicato – sono soldi che l’ex campione argentino deve allo Stato italiano, quindi a tutti i cittadini, compreso il signor Bagni».
«Le frasi dell’ex calciatore Salvatore Bagni – è scritto nella nota di Equitalia – riportate dagli organi di stampa e riguardanti le pendenze con il fisco di Diego Armando Maradona (»In passato gli hanno confiscato orologi e orecchino quando è venuto in Italia, vorrà dire che stavolta non li porterà con sé«) dimostrano, ancora una volta, come sia necessario un cambiamento del modello culturale che ha favorito l’evasione fiscale nel nostro Paese».
La società concessionaria della riscossione fiscale, dopo aver ribadito che Equitalia «tenta di recuperare» soldi che il campione argentino deve allo Stato, spiega che «il fatto che Maradona sia stato un grande calciatore e sia ancora molto amato dai tifosi non lo pone in una posizione diversa rispetto agli altri contribuenti chiamati a compiere i propri doveri di fronte al Fisco».
Ecco cosa aveva detto, per intero, Bagni.
«Diego è già in grande forma. E poi lui può giocare anche da fermo». Salvatore Bagni sta organizzando la partita al San Paolo per i 50 anni di Maradona e assicura che il Pibe de Oro darà spettacolo. E gli altri ex compagni di due scudetti al Napoli? «Io sarò il migliore in campo, i problemi forse ce l’avranno gli altri…», risponde al telefono con l’ANSA.
La sfida per il compleanno di Maradona «sarà tra il Napoli del primo scudetto (1987) e quello del secondo scudetto (1990)», rivela Bagni.
L’unico ostacolo sulla strada del clamoroso ritorno può essere il contenzioso di Maradona con il fisco italiano, che esige 30 milioni di euro per le tasse evase negli anni del Napoli. «Non vedo il problema – ribatte Bagni -. Diego passa tutti gli anni a casa mia e la Finanza non è mai venuta. In passato gli hanno confiscato orologi e orecchino quando è venuto in Italia, vorrà dire che stavolta non li porterà con sè». Il debito con l’erario costituirebbe invece un ostacolo, secondo Bagni, per realizzare un altro sogno di Maradona: allenare il Napoli in futuro. «Quello è più complicato – ha ammesso -. Non potrebbe farlo». Ma al momento Diego spera di tornare sulla panchina dell’Argentina, assicura l’ex compagno.
Bagni racconta la telefonata di Maradona dall’Argentina, in piena notte italiana. «Sapeva che mi avrebbe trovato, perchè io non dormo mai – spiega -. L’idea del compleanno al San Paolo gli è venuta così, all’improvviso. Mi ha subito chiamato». E adesso il mediano è di nuovo al servizio del fenomeno.
Queste le dichiarazioni di lunedì. In serata ieri, Bagni ha aggiunto: «Il ritorno di Diego a Napoli per i suoi 50 anni? Ci proveremo»: Bagni è in partenza per Buenos Aires, »ma per altri motivi. Vado in Argentina per una cosa sicura – dice, contattato telefonicamente – incontrerò anche Diego – aggiunge – parleremo della cosa, valuteremo tutte le difficoltà poi vedremo«.
Bagni non si sbilancia sulle possibilità che il desiderio di Maradona si realizzi: »Siamo solo ai primi giorni – aggiunge – ora valuteremo tutto poi se sorgeranno problemi vedremo. Ora non posso dire quante probabilità ci sono, ma noi ci proveremo a riportare Diego a Napoli«.
Il vero ostacolo al ritorno di Maradona all’ombra del Vesuvio è costituito dalle pendenze dell’argentino con il fisco italiano (circa 30 milioni di euro). E sulla replica di Equitalia alle dichiarazioni di ieri sul contenzioso tra il fuoriclasse argentino e il fisco italiano, Bagni non vuole intervenire: »Non voglio dire nulla su queste cose – dice – purtroppo alla fine si parla più di soldi che di cuore«, conclude l’ex centrocampista.
Interviene anche la politica. «Mi auguro che Maradona possa coronare il sogno suo e dei napoletani di poter festeggiare i suoi 50 anni con una partita al San Paolo di Napoli. Ma bene ha fatto il fisco a ricordargli i debiti contratti con lo Stato italiano». Così, la senatrice del Pdl, Ombretta Colli, commenta la vicenda che vede protagonista l’ex Pibe de Oro – atteso sotto il Vesuvio per celebrare il suo compleanno, dicendosi pronta a partecipare a una «colletta» al fine di rivederlo sull’erba del San Paolo «Neppure il grande Diego può esimersi dal ripagare le pendenze tributarie che ha nei nostri confronti – aggiunge -: Magari consiglio ai napoletani di organizzare una colletta per ripianare il debito, se lo fanno mi unirò anch’io insieme a loro. Forse così persino Maradona sarebbe invogliato ad assolvere i suoi compiti di onesto contribuente. Pur di rivedere la bella Napoli finalmente felice di riabbracciare il suo piccolo grande re – conclude – sarei disposta ad un piccolo sacrificio».
fonte: il roma