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Finale: Napoli Bari 2-2 (Barreto, Cavani, Cannavaro, Castillo)

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NAPOLI, 12 settembre – Rinvia l’appuntamento con il primo successo in campionato il Napoli, che all’esordio al San Paolo non va oltre il pareggio contro l’ottimo Bari di Ventura, che conferma quanto di buono aveva fatto al debutto contro la Juve. Tante emozioni al San Paolo, con occasioni a ripetizione da una parte e dall’altra e con un pareggio che, per quanto si è visto in campo, alla fine è il risultato più giusto.
APRE BARRETO – Al San Paolo non c’è la cornice delle grandi occasioni e Mazzarri non regala sorprese: Campagnaro e Grava in difesa con Cannavaro, davanti Cavani con Hamsik e Lavezzi a supporto. Nel Bari le uniche novità sono in difesa, dove con i due Masiello giocano Raggi esterno e Parisi centrale. Partono bene gli azzurri, Maggio e Lavezzi hanno subito due buone opportunità per sbloccare il risultato ma sono imprecisi sotto porta. Chi invece non fallisce il bersaglio è Barreto, che porta subito in vantaggio il Bari girando in porta da un metro un calcio d’angolo di Parisi: colpevole nell’occasione la difesa di Mazzarri, con Grava che si fa anticipare e De Sanctis che si fa infilare sul primo palo. Nemmeno il tempo di esultare che Ventura perde per infortunio S.Masiello: al suo posto entra Rossi. Il Napoli colpito a freddo fa fatica a riorganizzarsi, il Bari orchestra bene a centrocampo, punta molto sul possesso palla facendo giocare molte volte con i piedi anche il portiere Gillet. Lavezzi è impreciso e le incursioni del ritrovato Dossena a sinistra non bastano a cambiare volto alla partita.
CAVANI, QUARTO CENTRO – Ci pensa così Barreto a graziare gli azzurri: prima costringe al miracolo De Sanctis e poi centra in pieno il palo con un gran diagonale di destro. Poteva essere il 2-0, invece sul capovolgimento di fronte il Napoli trova il pareggio: assist al bacio di Hamsik per Cavani che con un preciso rasoterra dal limite realizza il suo quarto gol in tre partite con la maglia azzurra (due in campionato e due in Europa League). La sfida si infiamma, Hamsik e Alvarez vengono ammoniti per reciproche scorrettezze e Cavani per poco non trova il raddoppio con un’acrobazia in area.
FINALE INCANDESCENTE – All’intervallo resta negli spogliatoi Barreto, bloccato da un problema muscolare, al suo posto Ventura fa entrare Castillo. Il Bari riparte a testa bassa in avanti. Almiron si presenta solissimo davanti a De Sanctis, ma manca il tocco decisivo consentendo al portiere azzurro di sventare la minaccia. Mazzarri (dopo un’occasione sciupata da Lavezzi) prova a cambiare qualcosa: fuori Dossena (il migliore dei suoi) e Grava, dentro Zuniga e Aronica. Cresce la pressione del Napoli e Ventura richiama Raggi (in difesa entra Belmonte). In avanti gli azzurri non pungono e allora nell’ultimo quarto d’ora Mazzarri si gioca il tutto per tutto: fa esordire il principito Sosa al posto di Pazienza. Un colpo di testa di Lavezzi sorvola la traversa, poi Campagnaro trova Gillet reattivo. Dall’altro lato De Sanctis si oppone alla grande su Parisi e Castillo. Il finale è incadescente: il Napoli trova il raddoppio in mischia con capitan Cannavaro che insacca da due passi. Il Bari però non si disunisce e raggiunge subito il pareggio con Castillo, dopo una grande giocata di Almiron. Ventura esulta urlando «questo è il calcio» verso la tribuna. In pieno recupero, poi, Cavani mande alle stelle da ottima posizione un assist al bacio di Sosa. Finisce 2-2 e alla fine entrambe le squadre possono recriminare.

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