Si va a Genova. Neppure il tempo di metabolizzare il pari con l’Utrecht, che la banda Mazzarri vola nel capoluogo ligure, per giocare, contro la Samp, il posticipo della terza giornata. Il tour de force è appena iniziato, eppure di ottimismo non ce n’è neppure l’ombra. Si sa, i risultati valgono più di qualsiasi parola, e allora, quando si pareggiano tre partite di fila, è fisiologico che i malumori comincino a serpeggiare nell’ambiente partenopeo.
Servirebbe una teatralità, un colpo a sorpresa: espugnare il Ferraris per ridare fiducia ad un club già bersaglio di critiche in sede di mercato, che ha perso, tra l’altro, per strada, uno degli assi calati durante la campagna acquisti, Cristiano Lucarelli.
Di male in peggio insomma, ed è in questo clima che ci si avvia a vivere un’altra domenica di passione. Sampdoria anch’essa reduce dall’esordio in Europa contro il PSV, beffata proprio nel finale dagli olandesi quando la vittoria era ormai a portata di mano.
Qualche problemino di formazione c’è per Mimmo Di Carlo, costretto a rinunciare agli indisponibili Poli, Tissone, Sammarco, Accardi e Guberti, anche se c’è il pieno recupero del “pazzo” Pazzini, che ritrova così al centro dell’attacco il suo gemello del gol, Antonio Cassano.
Solito 4-4-2 per i doriani, pronti a sfruttare le sovrapposizioni sugli esterni di Zauri da una parte e Ziegler dall’altra, per tingere d’assedio la formazione partenopea. Semioli e l’ex Mannini pronti a inserirsi sulle invenzioni di “Fantantonio”; cabina di regia per Palombo e Dessena, pronti a recuperar palloni e dettare i tempi dell’azione.
Inutile ribadirlo, i pericoli maggiori passano per le giocate del “pibe di Bari”, sempre più Re Mida blucerchiato, pronto come non mai a trasformare in oro ogni pallone che tocca.
Gli azzurri tornano al principio, affidandosi alla difesa “collaudata” formata da Grava, Cannavaro e Campagnaro. Dossena e Maggio saranno i titolari sulle fasce, chiamati a dare un grosso contributo soprattutto in fase difensiva, per contenere le sfuriate dei vari Semioli, Mannini e Cassano. Pazienza ritrova un posto da titolare al fianco di Gargano che potrebbe anche avvicendarsi con uno tra Yebda e Blasi, a partita in corso. Hamsik e Lavezzi, entrambi un po’ appannati in questo inizio di stagione, agiranno alle spalle dell’unica punta Cavani, e un po’ come a Boras, partiranno più larghi nel tridente offensivo sia per tenere bassi Zauri e Ziegler, che per sfruttare gli inserimenti all’interno dei compagni di squadra.
Dirige l’incontro il signor Paolo Valeri della sezione di Roma, assistenti Calcagno e Manganelli, quarto uomo Banti. Fischio d’inizio alle ore 20:45.
Francesco Auricchio