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“Contro Corrente”: Il ritorno dell’imprevedibilità perduta

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Era ora. Ci era mancato per troppo tempo, e finalmente a Genova si è rivisto il nostro vecchio Napoli. Solido, grintoso, dinamico, e chi più ne ha più ne metta, la banda Mazzarri ha finalmente dato prova di tutto il suo potenziale, schiacciando l’avversario nella sua metà campo.
E’ questo, infatti, il dato che più salta all’occhio: gli azzurri, non curanti del Marassi e, di conseguenza, del fattore campo, hanno tenuto fin da subito le redini del gioco, dimostrando, in senso globale, una maturità tale da lasciare ben sperare già nell’immediato futuro, alla gara di mercoledì contro il Chievo dell’ex Bogliacino.
E’ piaciuto a tutti questo Napoli, esaltato dalla straordinaria prestazione di un Lavezzi finalmente ispirato, di un Hamsik pungente, di un Gargano infaticabile e di un Pazienza sempre più geometra del centrocampo.
Il successo del Ferraris però, va oltre l’esaltazione del singolo. Parte da lontano, da quella solidità difensiva che sembrava ormai perduta dopo le gare casalinghe con Bari e Utrecht. Cannavaro, Grava e Campagnaro non concedono neppure un millimetro alle avanzate blucerchiate, regalando a De Sanctis una serata di pura amministrazione.
Ci si aspettava una certa autonomia da parte della Samp a centrocampo, ed invece, nella zona nevralgica del campo, a rubare lo scettro alla coppia Palombo-Dessena ecco Gargano e Pazienza, l’uno, il braccio, l’altro, la mente del gioco azzurro. Una bella rivincita per il centrale pugliese ex Fiorentina e Udinese, per il quale il futuro potrebbe regalare un regalo a forti tinte tricolori.
Prestazione perfetta dicevan tutti, eppure, a cercarlo, il pelo nell’uovo lo si trova. Il dominio, per carità, è un dato di fatto, è sacrosanto, ma sotto porta bisogna esser più cattivi, meno leziosi, per non rischiare di restare a bocca asciutta quando, ad esempio, Cassano, mette dentro il penalty del possibile ko.
Chiudere anzitempo le partite, questo il prossimo step che gli azzurri inseguono, magari da raggiungere già mercoledì, nell’arena di Fuorigrotta, nel primo turno infrasettimanale di campionato, contro il Chievo Verona.
Francesco Auricchio

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