Settembre 21, 2010
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Il Napoli espugna Marassi con una prestazione straordinaria. Annichilita l’ottima Sampdoria di Mimmo Di Carlo messa sotto dal primo all’ultimo minuto quasi mai rischiando dalle parti di Morgan De Sanctis. Un Lavezzi in forma mondiale, Gargano, Campagnaro e Hamsik tornati ai livelli di un tempo non hanno concesso praticamente nulla ai blucerchiati che pure avevano rischiato di portare a casa l’intera posta in palio grazie al rigore di Cassano. Ma questo Napoli ha grinta, forza da vendere e volontà, ed è così riuscito a ribaltare il risultato portando a casa un match che tanti aspetti in comune ha con la vittoria dello scorso anno all’Olimpico contro la Juventus. Una gara dominata senza però riuscire a mettere il pallone nel sacco, ma negli ultimi dieci minuti ecco la straordinaria rimonta e la giostra (per dirla alla maniera di un nostro caro amico) che come un tempo riprende a correre. E che forse non si è mai fermata. Perchè può capitare una giornata storta come quella con l’Utrecht, può capitare di non essere estremamente lucidi come nella gara con il Bari. Ma non devono capitare le critiche ingiuste, quelle gratuite che in molti sanno elargire al primo segnale negativo. Bisogna voler bene e rispettare il gruppo di Mazzarri, che da un anno a questa parte lotta per vincere ogni partita, e bisogna saper avere il giusto equilibrio. La scorsa settimana il Napoli era la delusione del campionato, incapace di confermarsi a certi livelli in campionato e di imporre il proprio blasone in Europa. Oggi, a leggere i giornali e ascoltare in tv gli opinionisti o presunti tali, sembra che l’undici partenopeo possa addirittura competere per la vittoria finale. Tutto sbagliato, nel bene e nel male. Ci vuole equilibrio, il massimo equilibrio. Mai abbattersi dunque per una sconfitta, ma mai esaltarsi eccessivamente per una netta vittoria. Restare con in piedi per terra e mantenere la giusta serenità rappresentano la giusta ricetta per diventare una squadra con i fiocchi e per rientrare in quell’elitè del calcio che attende Napoli a braccia aperte. E poco importa se verranno momenti meno brillanti, prestazioni meno esaltanti di quella di Marassi: questo Napoli, ne siamo certi, può davvero arrivare lontano.
Francesco Biondi
