NAPOLI, 22 settembre – Novantanove. E cento. Tutte d’un fiato, uno scatto prolungato ch’è stato lanciato il 26 agosto del 2007 e che tra Chievo e Cesena conduce a un traguardo – nel suo piccolo – storico. Cento volte Lavezzi, ed è bel ricordare: partendo dall’indifferenza iniziale, che a Castelvolturno, nel giorno della presentazione (sua e di Hamsik) divenne diffidenza, ma il 17 luglio di tre anni fa si perde ormai tra dirbbling, doppi passi, finte, conversioni a U e assist per la fantasia.
LA TRIPLETTA – Novantanove, stasera. E poi, dritto, a inseguire la centesima. Ma il primo Lavezzi che non si scorda mai è quella furia che si abbatte sul Pisa, in Coppa Italia, il 18 agosto del 2007, in una sfida che deprime e appasiona, sino a lasciare interdetti. E’ calcio estivo, ma ha già valore ( anche affettivo): il Pisa di Ventura, per la prima volta da ex a Fuorigrotta, scappa via in apertura, quando il Pocho sta in panchina a osservare. Il ribaltone si consuma nella ripresa e nei supplementari: dentro Lavezzi ed è un’altra partita. Rete a inizio del secondo tempo, doppietta risolutiva nell’extra time: il bigliettino da visita è una tripletta.
LA CINQUINA – Il Cagliari rende amaro il debutto in campionato, ma le sorprese, con uno come il Pocho, sono all’ordine del giorno, e a Udine, sette giorni dopo quel ko interno accade di tutto: finisce 0- 5, con doppietta di Zalayeta, reti di Domizzi, di Sosa e di un Lavezzi che manda al manicomio l’intera retroguardia friulana, tagliandola da destra a sinistra, praticamente ovunque, e infilando nel trionfo anche due assist.
LA DOPPIA CIFRA – Il tormento, si fa per dire, è quota dieci, rimasta distante, sensibilmente, in queste tre stagioni partenopee. Lavezzi si ferma a otto gol nel 2007-2008, a sette nel campionato successivo e di nuovo a otto nell’ultima tornata, quella del rimpianto per aver sprecato un mese e mezzo per colpa di un infortunio che gli sottrae un bel po’ di partite e, probabilmente, anche le chance per andare a giocarsi il mondiale.
Fonte:CorrieredelloSport