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"Dimenticare Genova" di Raffaele Auriemma

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Dimenticare Genova o forse ricordarsi accuratamente di quella magica notte doriana. Dipende, da che punto guardi il mondo ogni prospettiva cambia. Mazzarri ha preparato la sfida di questa sera contro il Chievo con l’auspicio che il Napoli abbia lo stesso spirito ammirato domenica sera allo stadio Ferraris e che la squadra non si adagi sugli allori di quel successo sofferto, ancorché meritato. Dal punto di vista del tifoso, invece, i calciatori dovranno far sparire dalla propria memoria quella scialba prestazione di Europa League contro l’Utrecht. Via ogni cellula di quel triste 0-0, così da impedirne la temuta proliferazione. Ma il rischio c’è, ora che si torna a giocare nel turno di metà settimana e con i riflettori accesi: vuoi vedere che Cannavaro e compagni sono tarati solo per gli impegni alla domenica? Il timore c’è, ma quel ritmo forsennato tenuto dalla squadra al cospetto di una Sampdoria che in casa non perdeva da venti mesi, costituisce la buona ragione per credere che il rendimento resterà su quei livelli. Magari con un tantinello di appannamento, perché saranno pure dei ragazzini, ma nemmeno la spensieratezza dei venti anni ti permette di giocare a tutto gas tre partite a settimana. Mazzarri non cambia, come fece sette giorni fa per il match europeo, e ha deciso di spremere tutti quelli che hanno permesso al Napoli di arrivare dov’è adesso. Almeno, finché ne avranno. L’appannamento dovrebbe essere scongiurato grazie ad un paio di argomenti non da poco: la squadra sta cominciando ad avere nelle gambe il ritmo partita e in questa settimana non ci sono stati calciatori azzurri impegnati nelle varie Nazionali. Qualcuno anche con inutili transvolate oceaniche. Se sarà finalmente il “vero Napoli”, lo dirà il Chievo. Prima della sconfitta patita domenica al Bentegodi con il Brescia, i clivensi erano la squadra rivelazione di questo campionato. Ora, non saranno dei fenomeni ma nemmeno vanno considerati alla stregua di brocchi. Ecco perché Mazzarri predica l’umiltà, la concentrazione e il ritmo al cospetto di un team collaudato e che da sempre ha come unico obiettivo la permanenza nella massima serie. Se gli uomini allenati da Pioli non li prendi di forza e sulla corsa, se gli permetti di organizzarsi nel proprio gioco, possono pure giocarti qualche antipatico scherzetto sulla lunga distanza. Consapevoli di essere tecnicamente inferiore al Napoli, faranno il diavolo a quattro pur di non concedere spazi al Napoli che si esalta in campo largo con la corsa di Lavezzi, Hamsik e soprattuto Cavani. E allora bisogna darci dentro per vincere la partita, magari per sbloccare il risultato anche in fretta, così da permettere a Mazzari di provvedere anche a qualche cambio a gara in corsa. Non bisogna dare respiro al Chievo, almeno fino a quando il Napoli avrà fiato nei polmoni.
Raffaele Auriemma

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