BUCAREST, 1 ottobre – Prima che dell’arrivo di Yebda in zona mista, sfila Marek Hamsik. Sorride, lo slovacco. «Gran gol? Non lo so, so soltanto che l’ho cercato con rabbia e non ho mai perso la speranza di afferrare il pareggio. Nel finale li abbiamo schiacciati nelle loro area di rigore». Il talento Marek non porta il conto dei suoi gol in maglia azzurra. «Sono arrivato a cinquanta gol in squadre di club, mi fa piacere, ma non è finita qui, ora comincia il bello». Nessun problema per la panchina. «L’ha deciso il tecnico, è chiaro che se fosse per me giocherei sempre. Forse ogni tanto fa bene a riposare un po’. Certo, quando ho visto la squadra essere sotto di tre gol mi sono arrabbiato parecchio e non vedevo l’ora di tornare in campo » . Torniamo indietro, bisogna commentare quei venti minuti di sbandamento: « All’inizio siamo andati un po’ in difficoltà, poi ci siamo organizzati e credo che anche senza il nostro ingresso in campo il Napoli avrebbe ugualmente portato a termine la rimonta». Ecco una parola che piace tanto allo spogliatoio azzurro, “ rimonta”. Il Napoli si è specializzato nel capovolgere le situazioni sfavorevoli. Quest’anno l’ha già fatto due volte, con la Sampdoria e a Cesena: «Il carattere sta diventando la caratteristica più importante di questo gruppo, siamo cresciuti e se continuiamo a migliorare possiamo toglierci molte soddisfazioni».