Non ci credo, non è possibile,è inammissibile, è assurdo,è incredibile, no; è inverosimile … Mi sento male!!!
Queste le parole pronunciate, nel primo quarto d’ora, ore 19.15, e nell’ultimo quarto d’ora, 20.55, di giovedì sera.
Nel mezzo la speranza, la voglia di rivalsa contro tutto e tutti, specialmente quando nell’intervallo il presentatore di Mediaset Premium ci dava per spacciati!!!
Si, io ci credevo,sull’1-0, sul 2-0 e anche sul 3-0…forse per la mia giovane età, ma sapevo che quello non era il Napoli, sapevo che una partenza shock non era colpa dei nuovi, era iella nera.
Non possiamo sparare addosso a Cribari se la palla gli schizza sullo stinco, qualche colpa in più ha De Sanctis, ma anche lì la palla prende una traiettoria particolare, purtroppo invece uno dei giocatori in cui credo di più ha fatto l’ennesima cavolata, sto parlando di Santacroce.
E poi la luce all’improvviso, un bagliore che ha illuminato, quel goal da amuleto di Vitamina Vitale, su una splendida punizione della matricola azzurra, Josè Ernesto Sosa .
Ieri il Napoli ancora una volta ha dimostrato di risorgere dalle proprie ceneri, di essere una bestia indomabile, un’animale mitologico che scende dal cielo quando nessuno se l’aspetta,quando le speranze sono ridotte all’osso, perché ha il fuoco che arde in petto, non importa quanti colpi prenda, l’Araba Fenice incassa, attende il momento opportuno, e poi con le sue ali maestose, che bruciano, scende in terra e divampa un incendio!!!
Ieri i protagonisti non sono stati solo i titolari, ieri i protagonisti sono stati anche Sosa, Vitale e Yebda.
Yebda che fin’ora non aveva impressionato, da vero guerriero, questa volta ha mostrato carattere, gli manca ancora la brillantezza, però ieri ha lottato come un leone e ha mostrato che può essere utilissimo, Sosa, si è un po’ nascosto, dobbiamo ancora vederlo in una partita “normale”, ma alla fine sono i fatti che contano, un assist , cercato, e una punizione che meritava il goal, ma lui è generoso e scaramantico e ha preferito che segnasse Vitale, amuleto del Napoli Europeo, uno che nel primo tempo ha sofferto Nicolitia, ma non si è perso d’animo gli ha preso le misure, complice l’espulsione, e ha fatto la sua figura. Discorso diverso per Cribari, sembra Fantozzi, non la figlia, un po’ se le cerca, ma è anche iellato!!!
Quando dopo il 3-1 parlavo ancora di vittoria, mio padre e gl’amici mi dicevano che ero pazzo, e io rispondevo “No, non sono pazzo, io ho fede”, si avevo fede nel mister, avevo fede nella maglia, avevo fede in quell’araba Fenice che come una calamità è scesa sul cielo rumeno, per purificare i peccati di quella dea bendata che aveva annichilito la nostra voce, ma non il nostro cuore!!! Oramai il Napoli mescola in me sacro e profano, e ricorderò sempre di quella volta che l’araba Fenice azzurra dispiegò le sue ali per spiccare il volo.
Ora mia araba Fenice abbattiti su quei lupi che vorranno profanare il tuo Vesuvio.
Alessio Guidone