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Raffaele Auriemma: il Napoli è capace di tutto

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Va esaltata la poderosa rimonta oppure criticata l’iniziale sonnolenza? Il Napoli è questo, una squadra capace di tutto e del suo contrario, guidata da un allenatore che conosce così bene i suoi “polli” da lasciarsi andare ad una affermazione azzeccatissima prima della sfida di ieri: “Siamo capaci di tutto”. Ma di così tanto, come quel tremebondo primo quarto d’ora di ieri, proprio non ce lo aspettavano. Quel gruppo con l’aria arrendevole, incapace di reagire ai ceffoni che la Steaua gli stava rifilando, non sembrava il Napoli ma una comitiva in gita che non si aspettava di ritrovarsi sotto un temporale. Il rischio di cambiare per sei/undicesimi la squadra titolare poteva trasformarsi in un naufragio, con la consueguenza che le convinzioni del gruppo cominciassero a vacillare pericolosamente.
Questo accade quando si gioca ogni tre giorni e così Mazzarri era stato costretto a scegliere per non caricare i titolarissimi di stress ed infortuni. Non era stato previsto, però, che si subissero almeno due gol su tre come la conseguenza di episodi evitabili, di cross sbagliati. Dopo una botta simili, anche una grande formazione avrebbe potuto alzare bandiera bianca, arrendersi sperando che gli avversari non infierissero ulteriormente. Invece, il Napoli “capace di tutto” generato da Mazzarri, dispone di tre stelle di vera grandezza: Cavani,
Hamsik e Lavezzi. Quando il Matador ha capito che nella ripresa non sarebbe stato più solo, ha ritrovato l’antico smalto e due compagni di cui il Napoli non può fare mai a meno, senza che ne subisca il contraccolpo dell’inizio choc di ieri. Come fare? Va gestito con prudenza e saggezza l’impiego di ognuno dei talenti azzurri. Così come sta facendo Mazzarri e in attesa che i nuovi abbiamo il ritmo giusto per sostituire degnamente chi non può giocare sempre. Tra due giorni si torna di nuovo in campo, contro la Roma che il Napoli mai ha battuto da quando è tornato in serie A e lo sforzo enorme di ieri sera potrebbe essere deleterio. Ma lo spirito, tante volte, riesce a sopperire la carenza di energia: l’impresa di Bucarest farà cancellare in un sol colpo lividi e sofferenza. Avanti così, allora, con la consapevolezza che nonostante gli scivoloni e gli autogol (in tutti i sensi) questa squadra può almeno per adesso concorrere su entrambi i fronti. Sì, anche in Europa League, dove con due pareggi in due gare è ancora la possibilità di arrivare almeno al secondo posto, così da approdare ai sedicesimi di finale. Anche il Liverpool non sembra poter strapazzare tutte le avversarie, essendosi fatto fermare dal modesto Utrecht in Olanda. Più luci che ombre da questa ostica trasferta del Napoli in Romania, perché da questo momento il gruppo è diventato sì, di cemento armato.

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