«Mi aspetto di vedere la squadra che continua a giocare come sta facendo, con qualità e carattere ». Insomma la sua Roma. CLAUDIO RANIERI sa che la risalita è appena cominciata e che non può, e non deve, fermarsi nuovamente a Napoli. Nello stadio che per due anni è stato suo. Domani per il tecnico giallorosso sarà la partita dell´ex. Nella stagione 91-92, infatti, il Sor Claudio dopo essersi fatto le ossa nel Vigor Lamezia e nella Puteolana e dopo essersi affermato a Cagliari con la doppia promozione dalla C alla A, fa il grande salto nel Napoli del dopo Maradona.
E con il San Paolo Ranieri ha sempre avuto un certo feeling, sia prima sia dopo la sua sperienza partenopea. Nel primo anno in A con il Cagliari, infatti, esordisce in casa contro l´Inter e perde 3-0 con una tripletta di Klismann. Ma la settimana successiva si rifà immediatamente. Nella sua prima trasferta nel calcio dei grandi sbanca Napoli con un combattuto 2-1. Ma è solo l´inizio. Perché nel 94-95 fa il bis. In quel momento Ranieri è sulla panchina della Fiorentina con la quale ha ottenuto la promozione dalla B. E al San Paolo conquista un clamoroso successo per 5- 2. L´anno dopo continua la sua serie fortunata con un più contenuto 2-0. Nell´ultimo anno a Firenze (il 96-97), per la prima volta non centra il successo e si deve accontentare di un pareggio per 2-2. Come quello dello scorso anno con la Roma. Se non ci fosse stata la parentesi alla Juve, Ranieri a Napoli sarebbe imbattuto. Sì perché, nei due anni sulla panchina bianconera, rimedia due sconfitte (3-1 nel 2007-2008 e 2-1 nel 2008-2009).
Lo score complessivo è comunque più che positivo: 3 vittorie, 2 pareggi e 2 sconfitte. Risultati ai quali bisogna aggiungere 6 vittorie e un pareggio nelle sfide casalinghe. Numeri incoraggianti in vista della partita di domani, che sarà comunque complicata. Soprattutto se la Roma non dovesse proseguire il suo percorso di crescita iniziato con l´Inter e ribadito con il Cluj. «Serve la personalità dell´anno scorso – ha detto ieri RANIERI in un´intervista a Sky -. Quella che ci ha portato ad arrivare secondi, a un soffio dal sogno. Sono 10 anni, dall´era Sensi, che questa squadra sta sempre ai vertici, poi può capitare di sbagliare una stagione. Anche l´anno scorso la Roma ha fatto grandissime cose». E quest´anno. Tutti si aspettavano l´avvio sprint che invece non c´è stato. «Iniziare in tono ridotto non era nei nostri piani. Però ci stiamo riprendendo, è importante, ma siamo ancora convalescenti. Prevedo un campionato molto combattuto, con molte squadre in lotta per lo scudetto e per le coppe europee».
Fonte:Il Romanista