Lavezzi 8, Superlativo : Mai visto così forte, deciso e attaccato alla maglia. È diventato uomo-squadra e l’immagine del suo volto insanguinato lo ha reso ancora più simbolo dei tifosi che lo hanno applaudito a lungo. Cassetti se lo ricorderà a lungo.
Mazzarri 6,5, Aveva ragione: per vedere il miglior Napoli, oggi non si può fare a meno dei titolarissimi. La prestazione contro la Roma ne è stata la conferma, ma il tecnico ha anche dimostrato che con una buona condizione, il Napoli è squadra dura da battere.
Tagliavento 5 Irritante: nel primo tempo, soprattutto quando lasciava decidere a Totti quando era fallo su di lui. Scarso affiatamento con gli assistenti, soprattutto Stefani che ha palesato limiti di posizione. Come quando ha chiamato un inesistente offside su Dossena.
De Sanctis 6 : Un bel riscatto dopo la notte-choc di Bucarest. Ha uno scatto felino sulla deviazione involontaria di Campagnaro che stava per finire in porta, ma l’intervento decisivo lo ha fatto su Menez nel finale di primo tempo: sul francese, lanciato a rete e indisturbato, esce alla disperata e lo anticipa in scivolata.
Campagnaro 6. Non è ancora al meglio e la sua uscita dal terreno di gioco per crampi a fine gara, ne è stata la dimostrazione. È stato sempre attento nel raddoppio di marcatura (con Cannavaro) su Borriello e, proprio per questo motivo, ha limitato le scorribande. Da una di queste nasce l’assist per il raddoppio.
Cannavaro 6,5: Non era facile tenere un Borriello così in forma, eppure riesce a limitarne il raggio di azione. Anche perché non poteva tradire la promessa che aveva fatto al centravanti napoeltano: «Al San Paolo venite a perdere…». Nei minuti finali della gara ha dato la scossa ai compagni, urlando da capitano.
Aronica 7: Favoloso. Il difensore palermitano sta attraversando un periodo di forma eccezionale, esaltato dalla marcatura su Totti: non lo ha mai perso una volta. E poi, quando i compagni andavano in difficoltà, faceva pure gli straordinari: da campione un recupero alla disperata su Borriello.
Maggio 6,5: Bello il duello con Riise, vinto dall’azzurro sulla distanza. Quando poi la Roma è calata atletica, ha fatto valere il suo maggior piglio dinamico, proponendosi di continuo sulla fascia per il traversone al centro oppure la triangolazione. Ha fatto dimenticare l’esibizione scadente di Bucarest.
Gargano 6: È in affanno, eppure stringe i denti. L’uruguaiano ha percorso troppi chilometri finora e giovedì con la Steaua è rimasto in campo per tutta la partita, Finchè ha retto, ha dato vita ad un bel duello, tutto di forza e velocità, con il regista giallorosso Pizarro. Esce per dare spazio al più fresco Yebda.
Pazienza 7: Lì in mezzo non si può fare a meno di lui, in virtù della qualità rara di mettersi a disposizione della squadra proteggendo di continuo la difesa. Lo ha fatto anche ieri, con il compito non semplice di tenere Totti in prima battuta. Lo ha fatto bene, fino a quando non ha perso la lucidità e si è fatto ammonire.
Dossena 7: Per quanti anni si è auspicato che a Napoli arrivasse un esterno mancino così? Ora c’è. E pensare che a gennaio, quando arrivò da Liverpool, in tanti storcevano il muso sulla qualità dell’acquisto. Oltre ad essere stato una spina nel fianco per Cicinho, ieri ha costruito anche l’assist per l’1-0 di Hamsik.
Hamsik 7,5.:Dal secondo tempo di Samp-Napoli è tornato ad essere il campione che è. Per quanto tempo ne abbiamo criticato lo scadente dinamismo e lo scarso coraggio nell’affrontare l’avversario uno contro uno? Adesso non più. Ora è diventato feroce e va a bersaglio con la continuità che conosciamo bene.
Cavani 6,5. Anche quando è stanco riesce ad avere un rendimento di utilità per la squadra. Tiene alla frusta Burdisso e quando parte al galoppo negli spazi lunghi, deve impegnarsi Lobont per impedirgli di segnare. Ha il grande merito di soffocare Juan sul cross di Campagnaro deviato in rete dal difensore brasiliano.
Yebda 6: Finalmente anche gli scettici hanno capito che il ragazzo può essere un valore aggiunto per il Napoli. Entra al posto di Gargano e, sarà un caso, ma un minuto dopo il Napoli passa con Hamsik. Da quel momento si mette al servizio dei compagni, aiutando Pazienza nella copertura e l’attacco nelle ripartenze.