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Caro Massimo, ritieniti libero, a Napoli non c’è più bisogno di te

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Luciano Moggi nel suo editoriale per TuttoMercatoWeb: “Capitolo Calciopoli : non posso che commentare ciò che sta emergendo riguardo a Franco Baldini. Ha la bugia come verbo: ha dichiarato che Moggi andò insieme a Giraudo da Veltroni per chiedere che venisse mandato via dalla Roma. Nella deposizione del magistrato c’è scritto, come dichiaratto da Rosella Sensi, che Moggi quel giorno in quella sede non c’era neppure, quindi ovviamente non si è mai occupato del futuro professionale di Baldini. Del resto, ha mostrato lui stesso di che pasta sia fatto non presentandosi in Tribunale quando è stato convocato per dire la sua. Ci tenevo a ricordare che non sono stati i miei legali a chiamare Baldini a deporre, quello è stato un secondo intervento dopo che il P.M. lo mandò a chiamare non essendosi presentato al primo appuntamento: c’è una bella differenza. Per non parlare delle assurde accuse che mi ha mosso, anche a livello personale. Io uomo senza qualità? Ha ragione! La qualità è di chi, come lui, deve vivere come ombra di qualcun’altro per poter lavorare. Baldini ha dimostrato a Napoli di essere un bugiardo: al Processo Gea di Roma dichiarò di non conoscere il “Colonnello-Maresciallo” Auricchio, poi ha corretto il tiro e ha confessato di aver preso parte agli incontri (anche a Trigoria) per poterci fare la guerra. Questo è un personaggio pericoloso. Ma ormai la verità sta venendo a galla; ho apprezzato le dichiarazioni a Napoli di Giancarlo Abete e Pierluigi Collina: non avevo dubbi, perchè davanti al Giudice sei sotto giuramento e le bugie che dici ai giornalisti in quella sede non puoi ripeterle. Oggi gli italiani stanno capendo realmente come andavano le cose. Chi sono i buoni, se esistono i buoni, e chi i cattivi. Proprio per questo motivo, da queste colonne, lancio un’esclusiva. Volevo dire al Presidente dell’Inter, Massimo Moratti, che può ritenersi libero: lo chiamammo per venire a deporre in Tribunale a Napoli. Oggi gli dico che può restare comodamente a Milano. Non abbiamo più bisogno di alcuna sua deposizione, tanto quello che doveva venire fuori è già venuto fuori. Diventa superflua questa sua gita ma se vuole sarò ben lieto di mostrargli il Vomero e Mergellina. Caro Massimo, ritieniti libero, a Napoli non c’è più bisogno di te. La banda degli onesti (ei fu) è stata smascherata…”
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