NAPOLI, 12 ottobre – I sogni nascono all’alba ma quello dei tifosi del Napoli scatta in tarda mattinata e rimane vivo per tutto il giorno e chissà fino a quando ancora. «E se con Messi si ripetesse quanto accaduto con Maradona ventisei anni fa?» . «Immaginate Messi e Lavezzi alle spalle di Cavani? Diventerebbe una giostra del gol straordinaria» .
IL SOGNO – Sognare non costa nulla. Lo sanno tutti che con la fantasia tutto si può. Ma le analogie con quella trattativa iniziata nell’estate del 1984, diventata poi un tormentone conclusosi felicemente, sono tante: un campione argentino del calcio, il Barcellona, un presidente (De Laurentiis) tenace e lungimirante, una squadra (il Napoli) in forte ascesa, e un pubblico (quello del San Paolo) capace di stupire anche i dirigenti del Liverpool ( per la gara dell’Anfield Road del 4 novembre richieste per oltre diecimila biglietti). E inoltre un tramite eccellente: quel Lavezzi, argentino come la Pulce, a cui Messi aveva già chiesto di Napoli e dei napoletani tempo fa. Domenica sera, nel ristorante milanese dove si sono ritrovati a cena, intorno alla mezzanotte hanno riaperto il discorso soffermandosi sulla prossima sfida con il Catania che vede in campo tanti connazionali.
COME UN FILM – Insomma, sembra la rivisitazione di un film già visto. E’ vero mancano i Ferlaino e gli Antonio Juliano, mancano i politici e le banche disposte a spingersi oltre con le garanzie, manca un intermediario come Fujica attivato da Pierpaolo Marino, ma ci sono analogie impressionanti e curiose. Ma c’è anche un presidente che in sei anni, ripartendo da zero ha portato il Napoli a sedersi al tavolo delle grandi; a soffiare Edinson Cavani a una nutrita concorrenza; e a programmare in grande per il futuro (qualificazione in Champions, una cittadella per il vivaio con nove campi da calcio, un maquillage ad hoc per il San Paolo, schermi giganti modello-Olimpiade).
Fonte:CorrieredelloSport