Ecco le parole di Mazzarri alla vigilia di Catania-Napoli: “La partita di domani è più difficile e più importante di quelle con Liverpool e Milan. E’ una prova di maturità, anche perché c’è il rischio di farsi distrarre dalle prossime sfide. Ci sono tre punti in palio e non vogliamo lasciare nulla di intentato. L’ho detto ai ragazzi appena sono tornati, dovremo essere adrenalici e pignoli. Non dovremo farci influenzare dall’ambiente di Catania, dobbiamo guardare solo al rettangolo di gioco”.
Fin qui tutto bene, è tutto vero. Vincere a Catania significa poter affermare con certezza che stiamo crescendo e che stiamo per diventare Grandi.
Tuttavia, la partita può essere riassunta così: pomeriggio soleggiato, terreno in buone condizioni, spettatori: 16mila circa. Score finale :1-1. Poche emozioni, se non quelle (e tante) regalate da Morgan De Sanctis. Insomma premesse non rispettate.
Ma la squadra va comunque incitata, il pareggio a Catania è un punto in più su un campo difficile e con giocatori, parecchi, che sono stati impegnati con le rispettive nazionali.
Stanotte però ho fatto un sogno: Mazzarri mi ha promesso solennemente di non far giocare più Zuniga sulla sinistra.
E’ dalla prima giornata di campionato… dell’anno scorso … che dai sediolini della Curva A mi sono accorto che “Don Camillo” appare fin troppo spaesato su quella dannata fascia. Eppure Vitale non appariva tra gli indisponibili, poteva entrare lui che di fascia sinistra più se ne intende ma purtroppo non era nemmeno convocato e ciò nonostante la buona prova con lo Steaua Bucarest.
L’altra promessa è che non spremerà più Hamsik, Gargano, Lavezzi e Cavani solo per il gusto di cercar di vincere almeno la più facile delle tre partite in programma. Magari un po’ di fiducia in più a Yebda o Sosa a Catania avrebbe dato maggiore lucidità alla fase di costruzione del gioco.
Promesse che verranno certamente mantenute. Parola di Mazzarri…almeno quelle di stanotte.
Intanto a noi tifosi sfegatati non rimane che riempire il San Paolo e sostenere sempre e comunque la squadra non solo in occasione della partita col Liverpool di giovedì (curve già esaurite) ma anche e soprattutto per quella con il Milan: operazione sorpasso.
Giuseppe Tarallo