Signori ci siamo, la partita tanto attesa è arrivata, una big del calcio europeo verrà nell’arena di fuorigrotta a sfidare il Napoli, il nostro Napoli.
Poco importa se il Liverpool è in crisi, ultimo in premier league, con una nuova proprietà e una contestazione da parte della tifoseria. A noi non interessa saremo li a goderci quello che sarà uno spettacolo, almeno lo speriamo, una festa dello sport, il ritorno del Napoli nel calcio che conta. Io dell’epoca maradoniana ho ricordo sbiadito, ma ricordo benissimo la cavalcata di quel Napoli in coppa Uefa, partite memorabili, come quella con la Juve, 2-0 a Torino per le Zebre e risultato ribaltato al San Paolo, con un gol nei tempi supplementari di quel Renica.
Domani sera contro i beniamini della Kop ci aspettiamo una grande prova da parte dei ragazzi di Mazzarri, specie dopo l’opaca prova di Catania, opacità che nel complesso ha prodotto un risultato positivo, il Massimino è un campo difficile, dove tutti devono lottare, peccato però che con il minimo sforzo si poteva ottenere il massimo risultato, forse un po’ ingiustamente, ma sta di fatto che forse a Catania come in altre occasioni è emerso che il Napoli non ha una rosa completa; ma soprattutto mi chiedo come mai il tecnico livornese continui a proporre tal Zuniga a sinistra, dove fa solo danni, contro il Bari fu uno degli imputati per il pareggio dei galletti a pochi minuti dalla fine, contro il Catania ahimè, è l’unico colpevole, in quanto ha sbagliato la diagonale e Gomez ha potuto siglare il pareggio, Gomez che fino a quel momento era stato innocuo, forse merito di un Dossena molto attento in zona difensiva, vista la gabbia preparata per lui in fase offensiva, da quel marpione di Gianpaolo.
Alla fine è facile dire cosa è stato sbagliato, ma spesso e questo è forse uno dei limiti di mago Maz, sbaglia le sostituzioni, Maggio e Hamsik erano forse i maggiori indiziati per un cambio, invece sappiamo tutti come andata.
Ora tra giovedi e lunedi al San Paolo ci saranno più di 100 mila persone speriamo che in entrambe le occasioni, andremo tutti a casa felici e contenti, specie quelli di fede azzurra.
In conclusione voglio fare un grande saluto ad’una persona che ho avuto il piacere di conoscere e di apprezzare per la sua umiltà, amavo il suo essere a difesa della napoletanità quella verace, quella che non rovina il campo, quella lotta per difendere il proprio territorio e il proprio orgoglio.
Ciao ciao Guido domani lo stadio sarà più triste.
Enzo Zuzù Esposito.