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R. Auriemma : Ancora una delusione per il nostro pubblico

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Terza partita in Europa League, terzo pari per gli azzurri, ancora una delusione per il pubblico del San Paolo. Nessuno aveva detto che bisogna battere il Liverpool, ancorché rimaneggiato. Ma i 60mila che hanno arricchito ieri sera quella che doveva essere la cornice di un grande spettacolo, se ne sono tornati a casa con l’amaro in bocca. Il Napoli non ha inciso, non ha saputo approfittare dei limiti risaputi degli avversari e ha mostrato un appannamento fisico preoccupante alla luce dei prossimi impegni. Preoccupante, perché questa è la seconda partita consecutiva in cui emerge una lucidità in calo, frutto non tanto dei 15 giorni di stop del campionato, ma di una stanchezza che ormai non si riesce a tamponare. Soprattutto se Mazzarri insiste nel far giocare sempre gli stessi, in ogni partita, anche se in programma a distanza di soli tre o quattro giorni. Il limite della squadra è questo, lo si sa da sempre, però non è comprensibile la gestione dei cambi da parte dell’allenatore azzurro. Ieri ha mandato in campo il primo panchinaro soltanto alla mezzora del secondo tempo, nonostante Maggio deluda da diverse partite. Così anche per Sosa e Yebda, entrambi tenuti fuori a Catania quando, invece, avrebbero potuto dare respiro a qualche titolare. Ad esempio Hamsik e Gargano, guarda caso, ieri sera tra quelli che maggiormente sono apparsi stanchi. Lo sappiamo, il Napoli non ha un organico che può permettergli di essere competitivo su più fronti ed è condizionato dall’idea che una buona parte dei titolari non hanno sostituti all’altezza. Uno di questi è Cavani, apatico e appassito nelle ultime due partite, nonché uomo-gol senza sostituti. E’ andato a bersaglio 14 volte in 15 partite nell’arco di due mesi e se non è lui a timbrare il cartellino, difficilmente il Napoli sa farlo con altri calciatori. La dimostrazione c’è stata anche ieri sera: il Liverpool, lento e desideroso di non prenderle, ha dovuto solo controllare il gioco prevedibile del Napoli, senza nemmeno spendere troppe energie. D’accordo, non c’è paragone con il numero e la qualità dei calciatori di cui si dispone, però ieri Hodgson ha dato vita ad un largo turn over, nella consapevolezza che nessuno può reggere a questo ritmo. Gerrard e Torres a casa, Maxi e Cole tenuti in panchina, Carragher tirato fuori al termine del primo tempo. Si fa così, per non andare in affanno. Neanche il tempo di riflettere su questo elemento, che il campionato propone un altro match d’alta quota: lunedì sera il primo Monday night propone Napoli-Milan al San Paolo. A parte l’assenza di Cannavaro per squalifica, Mazzarri farà giocare di nuovo tutti i titolari, così da capire fin quando sarà possibile sfruttare le loro energie? Oppure almeno un paio di pedine fresche le lancerà in campo? Se al posto di Cannavaro è prevedibile Campagnaro, con l’inserimento di Grava in coppia con Aronica, non sarebbe un grave errore se in luogo di Gargano e Hamsik (oppure di Lavezzi) potessero essere impiegati Yebda e Sosa. Forse forse, tanto peggio di quelli che andrebbero a sostituire potrebbero non fare.

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