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Tutti in campo: Napoli-Milan

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Ci risiamo. Neppure il tempo di pensare alla prestazione di giovedì sera, che per gli azzurri si torna a fare sul serio. Si riaccendono i riflettori del San Paolo, all’arena di Fuorigrotta arriva il Milan, storico sparring partner degli azzurri, negli anni d’oro dell’era maradoniana. Una sfida sempre molto sentita nella città partenopea, che negli ultimi anni ha sempre regalato fortissime emozioni, da quando gli azzurri sono tornati a calcare il palcoscenico della serie A.
Gara fondamentale per entrambe, che si rigettano nel campionato pur di riscattare una settimana europea magra di soddisfazioni. Il Milan di Allegri, schiaffeggiato per ben due volte dal Real Mou…drid, a pari punti con i cugini nerazzurri in campionato, cerca punti preziosi per continuare la rincorsa alla capolista Lazio. Di contro, la banda Mazzarri, a fronte di un San Paolo che tornerà a riempirsi di tifosi appassionati, non può più deludere dopo le ultime due scialbe prestazioni offerte con Catania e Liverpool, anche perché, le concorrenti alle spalle, cominciano a far sentire il proprio fiato sul collo.
Sia chiaro, in questo momento della stagione tutti gli obiettivi sono ancora del tutto perseguibili, ma portare a casa il monday night del San Paolo permetterebbe ad entrambe di trascorrere una settimana più tranquilla, in vista dei prossimi impegni. Ecco dunque spiegata l’importanza della gara di lunedì sera, tra due squadre che inseguono due filosofie calcistiche diametralmente opposte.
Il diavolo rossonero è quello dei brasiliani, quello dei senatori, abituato a vivere momenti di tensione ed in grado di portare a casa risultati concreti pur mantenendo un ritmo partita abbastanza basso. Gli azzurri invece rappresentano il nuovo che avanza, la forza giovane che punta tutto sulla freschezza, sul dinamismo e sulla velocità.
L’economia del match girerà tutta intorno al tipo di partita che faranno gli azzurri. Se la fatica di giovedì non si farà sentire, sarà il solito Napoli arrembante, quello in grado di tenere il ritmo partita alto, con un pressing asfissiante, a partire dal trio offensivo. Mazzarri, cambierà poco o nulla, con Cribari pronto a sostituire, al centro della difesa, lo squalificato Cannavaro. Grava tornerà tra i titolari, ed insieme a Campagnaro e Cribari appunto, formerò il trio difensivo davanti alla saracinesca De Sanctis. Mazzarri non vuole brutte sorprese, ed anche contro il Milan, a centrocampo ci sarà il solito quartetto: Dossena e Maggio sulle fasce, Pazienza e Gargano al centro, con Sosa e Yebda (ancora) relegati in panca. In avanti, spazio ad Hamsik, Lavezzi e Cavani: un tridente apparso affaticato, ma l’unico in grado di offrire garanzie al tecnico toscano.
Diversi problemi di formazione per Allegri, costretto a fare a meno di Thiago Silva, Ambrosini e Zambrotta, ma con un Ronaldinho che, in extremis, sarà abile e arruolabile per la trasferta partenopea. Davanti al rientrante Abbiati, difesa a quattro con Abate, Nesta, Bonera e Antonini. Centrocampo a tre con Pirlo, Gattuso ed uno tra Seedorf e Boateng, con il ghanese favorito rispetto all’olandese. In attacco, insieme ad Ibra e Pato, arrivano conferme per Robinho, con Dinho destinato, almeno inizialmente, alla panchina.
Uno schieramento apparentemente più accorto quello dell’ex tecnico del Cagliari, che lamenta però sempre i soliti difetti. Tutto starà nella capacità del Napoli di far sua la partita bloccando Pirlo, e costringendo i due terzini, Abate e Antonini, a restare bassi attraverso il pressing del tridente offensivo. Fondamentale sarà l’apporto di Maggio e Dossena, che dovranno dare man forte alla difesa per contenere le sfuriate di Robinho e Pato, con Ibra, pronto a raccogliere al centro i suggerimenti dei compagni di squadra.
Francesco Auricchio

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