L’ex attaccante del Napoli Davide Dionigi, è intervenuto ai microfoni di Radio Goal sulle frequenze di Kiss Kiss Napoli, che ha parlato della squadra azzurra e di alcuni suoi problemi. Ecco quanto evidenziato da Tutto Napoli: “Seguo la formazione partenopea anche per motivi affettivi. Negli anni ha mutato poco il modulo e il motivo tattico, forse il cambiamento più profondo è stato fatto sulla prima punta, infatti a differenza degli altri anni in cui veniva utilizzata una punta di peso come Sosa, Denis o Zalayeta, quest’anno Mazzarri ha optato per una prima punta più mobile e dinamica. Questa convinzione, con ogni probabilità, gli sarà venuta dopo che ha utilizzato, nel campionato scorso, più di una volta Lavezzi come punta centrale”. Poi Dionigi parla del limite che secondo lui ha la squadra di Mazzarri: “Secondo me il problema sta nella poca alternativa. Il Napoli ha una panchina corta, o meglio è corta se si pensano agli obiettivi prefissati. Mazzarri ha sempre utilizzato quei 12/13 giocatori, anche nelle esperienze passate. Quel gruppetto lo soddisfa e con quei giocatori riesce a giocare alla grande. Probabilmente questo a Napoli non basta è perciò che penso che la pochezza dei ricambi che ha disposizione sia anche una richiesta esplicita del tecnico”. Infine sulla possibilità o meno di un regista: “Certo potrebbe servire un uomo d’ordine, ma questo non credo gioverebbe alla squadra se si continuasse a giocare allo stesso modo. C’è da considerare, infatti, che il Napoli gioca con 5 uomini sopra la linea della palla e quindi necessita di due mediani che svolgano un lavoro di copertura e di interdizione. Con un ragionatore al posto di uno dei due mediani la squadra sarebbe troppo sbilanciata”.
Fonte: tuttonapoli.net