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Le Pagelle di Udinese-Napoli di Raffaele Auriemma

4 Commenti

Il migliore: WALTER GARGANO – 6 – L’unico a meritare la sufficienza, unicamente per la disponibilità, per l’impegno e la dedizione nel contrasto su tutti gli avversari che transitavano dalle sue parti. In particolare Asamoah.
L’allenatore: WALTER MAZZARRI – 6 – Di più non avrebbe potuto vista la carenza di alternative esperte. Però, il Napoli ammirato nella prima mezzora avrebbe meritato molto di più, se solo avesse provato a tirare verso la porta dell’Udinese.
L’arbitro: ROMEO DI VERONA – 5,5 – La direzione non è stata impeccabile, ma neanche disastrosa. Forse ha esagerato sui rigori: l’uscita di De Sanctis su Sanchez non era fallosa e nemmeno l’intervento di Domizzi su Cavani.
MORGAN DE SANCTIS – 5 – A conti fatti, sui tre gol non ha responsabilità dirette. Sul rigore indovina l’angolo, ma non intercetta il pallone, la magia di Di Natale è imparabile così come la “cappellata” di Hamsik. Con quel Napoli così ballerino non ha mostrato il massimo della sua consueta sicurezza.
FABIANO SANTACROCE – 5,5 – Ci mette molta energia nella marcatura di Sanchez, o di chiunque passasse dalle sue parti, a conferma della crescita che sta avendo dopo il lungo periodo buio. Mazzarri lo tira fuori quando occorre più spinta per provare a rimontare lo svantaggio.
PAOLO CANNAVARO – 5 – Si lascia scappare Sanchez nell’occasione del rigore segnato da Di Natale, poi capisce che serve più dinamismo, più grinta e contrasta chiunque con tecnica anche rude. L’arbitro Romeo non può fare a meno di estrarre il giallo sull’ennesimo fallo su Sanchez.
HUGO CAMPAGNARO – 5,5 – Delle sue parti diventa complicato penetrare, ecco perchè va spesso a raddoppiare su Dossena, in grande affanno sugli inserimenti dello scatenato Isla. Quando vede che la sua squadra non riesce a pungere, ci prova con qualche galoppata delle sue.
CHRISTIAN MAGGIO – 4,5 –  Letteralmente in bambola. Da quella parte c’era Armero, il colombiano che lo ha letterlmente travolto sul piano atletico e della qualità. Non riesce mai ad incidere sulla corsia destra e quando si propone per il cross, non è mai preciso come dovrebbe.
MICHELE PAZIENZA – 5,5 – Si capiva che non era al meglio della condizione, reduce come era da una sofferenza di natura muscolare. Però, finchè le energie lo hanno sorretto, è riuscito a creare il solito equilibrio tra difesa ed attacco, anche se sugli inserimenti di Pinzi non è stato sempre  attento.
ANDREA DOSSENA – 4,5 – Niente da fare, la solita gara anonima e priva di consistenza. Eppure era partito bene, con qualche sovrapposizione in corsia, fino a quando Isla non ha ingranato la quarta e lo ha costretto ad inseguirlo di continuo. Quando, poi, Di Natale si spostava su quel lato, allora calava improvvisa la notte.
MAREK HAMSIK – 4 – Una gara disastrosa. Nemmeno il bel gol segnato sul 3-0 e con il quale aveva riaperto la gara, è servito per migliorare quella che è stata la sua peggior partita da quando è a Napoli. Sulla coscienza porterà due errori imperdonabili: il liscio su angolo di Di Natale e il rigore sbagliato.
EZEQUIEL LAVEZZI – 5 –  Sarà stato il freddo gelido di Udine, ma si è visto davvero di rado. Magari sarà stata anche la scelta di spostarsi sul lato sinistro, così da farsi imbottigliare e imbavagliare da Benatia, ma è stato irriconoscibile rispetto alle ultime gare. Solo un tiro verso la porta friulana, ben parato dsa Handanovic.
EDINSON CAVANI – 5 – Ha dalla sua solo la grande capacità di farsi trovare in buona posizione di tiro, anche quando gli avversari lo marcano al raddoppio. Nel secondo tempo, si ricorda di lui un colpo di testa in tuffo, finito di poco a lato, e una deviazione in corsa, che in altre partite sarebbe finita di certo in gol.
LUIGI VITALE – 5,5 – Non era facile entrare in partita con quel clima e con il Napoli pesantemente in svantaggio. Il giovanotto, però, ha subito acceso  il turbo con una serie di inserimenti buoni per permettere al Napoli di osare anche a sinistra. È proprio una valida alternativa da tenere in considerazione sempre.
RAFFAELE MAIELLO – 5,5 – Prova a darsi da fare nel ruolo di mediano al fianco di Gargano e qualcosina di buono riesce pure a tirare fuori. Ma con l’Udinese ormai stretta nella difesa del doppio vantaggio e con un campo diventato ormai risaia, sarebbe stato difficile per chiunque riuscire a fare di meglio.
Raffaele Auriemma per il Roma

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