NAPOLI – Zdenek Zeman è tornato a Napoli. Non per il processo di Calciopoli e nemmeno per nostalgia della città che visse per qualche mese nel 2001, quando fu esonerato dopo una partenza-choc degli azzurri che in quel campionato sarebbero retrocessi guidati da Mondonico.
Il boemo è in città per presentare il libro «Il Mondiale della vergogna», dedicato alla vittoria dell’Argentina nel 1978, nel pieno del fenomeno dei desaparecidos durante la dittatura di Videla. Parlando con i giornalisti, Zeman ha prima elogiato il Napoli, attualmente al terzo posto in serie A. «E’ nel novero delle squadre che lottano per lo scudetto – ha detto il tecnico del «Foggia dei miracoli» -. Ma Hamsik e Lavezzi devono trovare costanza di rendimento. La sconfitta con l’Udinese non è un ridimensionamento. Non vedo una leader che possa fare il vuoto in classifica».
Al termine della conferenza stampa, però, Zeman non rinuncia a lanciare una «frecciata» a Mazzarri: «E’ distante dal mio modo di vedere il calcio – ha detto – ed è lontano da me moralmente». I motivi dell’attrito potrebbero essere nati nel match di campionato Reggina – Lecce 2-2 del campionato 2004-2005, dove tra i due allenatori non corse buon sangue a fine partita.
Corriere del Mezzogiorno.