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“CONSIGLI PER GLI ACQUISTI”

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Troppo bella per farsela sfuggire ancora, la Champions rappresenta un obiettivo concreto su cui il Napoli deve credere fino al termine della stagione. E per farlo, non ci stancheremo mai di ripeterlo, occorre qualche ritocco a una rosa sì competitiva, ma non ancora definitivamente pronta per compiere il grande salto. Tra gennaio e giugno, ecco alcuni tra gli elementi (oltre ai soliti noti) da seguire e magari, perché no, su cui fare più di un pensierino per rendere l’organico azzurro sempre più temibile.
FEDERICO MARCHETTI: A leggere il nome di un portiere tra i consigli per gli acquisti, qualcuno potrebbe sorridere: che sia chiaro, De Sanctis si è guadagnato i galloni di pilastro a suon di parate, ma alla luce della travagliata situazione che l’estremo difensore del Cagliari sta attraversando, sferrare un assalto al suo cartellino diventa allettante e non poco. Acquisibile con pochi euro, rappresenterebbe l’elemento giusto per chiudere con un’ulteriore mandata il fortino azzurro, anche per un eventuale “post” De Sanctis.
SALVATORE BOCCHETTI: Non ci sono dubbi, sarebbe il calciatore ideale per puntellare la difesa e farle compiere il salto di qualità da tanti auspicato. Proprio un napoletano è il mancino giusto che manca al pacchetto di stopper a disposizione di Mazzarri: 24 anni, talento indiscutibile, caratteristiche tecnico-tattiche che si sposerebbero appieno con il progetto Napoli. Unico neo, il prezzo non proprio accessibile: il Genoa lo ha lasciato partire appena sei mesi fa facendosi ingolosire dalla cascata di euro offerti dal Rubin Kazan (13 milioni), ma con uno sforzo economico importante e mettendogli qualche pulce nell’orecchio con sirene provenienti dalla sua terra, ecco che Bocchetti potrebbe vacillare e venire a sigillare la retroguardia partenopea.
STEFAN RADU: Grande stagione quella disputata finora dal “Chivu dei poveri” in forza alla Lazio, terzino sinistro ma all’occorrenza anche centrale. Il piede, quello sinistro, il pallone lo sa toccare eccome; in più, buon senso tattico e forza fisica. Anche lui classe ’86 come Bocchetti, può rientrare nel lotto di giocatori che farebbero comodo alla causa azzurra. La Lazio, si sa, è bottega cara per la presenza dell’abile mercante Lotito e dunque un’eventuale trattativa sarebbe alquanto spigolosa, ma se non provi non puoi sapere…
DOMENICO CRISCITO: Probabilmente è colui che ha bisogno di meno presentazioni. Un Mondiale negativo non ha scalfito le doti e la tenacia dell’eclettico mancino di fascia in forza al Genoa, capace di reagire e riproporsi alle luci della ribalta con uno strepitoso inizio di stagione. Qualche piccolo intoppo starebbe aprendo uno spiraglio a un possibile divorzio dal Grifone e il Napoli, in tal caso, non può e non deve farsi trovare impreparato. Titolarissimo nei tre centrali, all’occorrenza alternativa a Dossena: duttilità abbinata a tecnica e corsa fanno di Criscito una scelta di prim’ordine nel suo ruolo. Se poi Bigon proponesse a Preziosi Santacroce…
GOKHAN INLER: E’ lui l’oggetto dei desideri per la mediana azzurra dei tifosi. Probabilmente anche di De Laurentiis che, come ammesso dal patron dell’Udinese Pozzo, lo ha già richiesto ufficialmente in tempi non sospetti. Ancor più rispetto a Lotito, in casa friulana lasciar partire i propri gioielli è diventata ormai un’arte sulla quale il presidentissimo bianconero sta ricamando la tela di un progetto fatto di belle speranze prontamente trasformate in appetiti campioncini: nessuno incedibile, ma se li vuoi devi sborsare eccome. E in questa “fabbrica generatrice di talenti” chiamata Udinese è passato anche il centrocampista svizzero di origine turca, arrivato per pochi euro dallo Zurigo e finito nel mirino dei grandi club da diverso tempo. Il Napoli lo corteggia da circa un anno, sperando che stavolta si tratti della volta buona per poterselo aggiudicare.
ANDREA POLI: Look alla Pirlo, visione di gioco notevole e talvolta tempi giusti di inserimento in fase offensiva: l’identikit del centrocampista doriano, classe ’90, è uno di quelli a cui non si può restare indifferenti. Frenato da qualche acciacco di troppo in questo scorcio iniziale di stagione, ha tutte le carte in regola affinchè il suo nome ben presto venga inserito nell’elite dei leader nel proprio reparto. Un po’ metodista, un po’ mezz’ala, calandosi a dovere nella parte chiesta di Mazzarri potrebbe far comodo eccome al Napoli. La concorrenza da battere c’è, inutile dirlo, ma un pensierino non è così sbagliato farlo.
PABLO LEDESMA: A Catania è un po’ ai margini dell’undici titolare a causa di infortuni e scelte tattiche, ma l’argentino è il classico mediano che nell’organico azzurro sarebbe una di quelle alternative di sicuro affidamento. 26 anni, l’ex Boca al suo primo anno in Italia ha convinto tutti, salvo poi incappare in una serie di stop che ne hanno rallentato l’ascesa. Non costa tanto e in un Napoli che parla sudamericano la presenza  del “Lobo” tra i centrocampisti potrebbe tornare utile e rimpolpare il pacchetto.
TOMMASO ROCCHI: La bandiera della Lazio si sta ormai ammainando e quale occasione migliore se non questa per bussare alla porta del club capitolino per assicurarsi un buon bottino di reti e la giusta dose di esperienza? Non è il centravanti tanto invocato, certo, ma nel gioco di Mazzarri potrebbe far comodo, anche per il suo fiuto del gol innato. Aspettando il miglior Lucarelli, Rocchi tamponerebbe a dovere la penuria di alternative offensive in casa azzurra.
MASSIMO MACCARONE: Il discorso si avvicina a quello fatto per Rocchi: l’esplosione di Ilicic, il “craque” Pastore e il genio di Miccoli stanno facendo trovare sempre meno spazio al volto nuovo dell’attacco rosanero. “Big Mac” ha voglia di giocare e per questo sta pensando di cambiare aria: aggiungendosi a Cavani e Lavezzi, potrebbe rappresentare una freccia in più per l’arco di Mazzarri. Operazione possibile con scambi, prestito o comproprietà.
GUIDO MARILUNGO: Il futuro è suo, non ci sono dubbi. Numeri da grande attaccante e senso del gol alla Inzaghi fanno della giovane punta scuola Samp uno dei talenti emergenti del panorama calcistico italiano. Con il club blucerchiato che fatica a dargli le giuste garanzie, il 21enne si sta guardando attorno e le sirene azzurre non possono lasciarlo indifferente. Investimento tra i 5 e i 10 milioni, ma si metterebbero le mani su un gioiello.
MAXI LOPEZ: Servono alternative di prim’ordine in tutti i reparti, compreso l’attacco. Bene, il bomber del Catania ha mostrato più di una volta insofferenza e voglia emigrare verso nuovi lidi. Il Napoli è da tempo sull’argentino e al momento, questa, pare l’operazione più fattibile per la prossima stagione in casa azzurra. Con Maxi, il reparto offensivo si arricchirebbe di forza fisica e ulteriore qualità e il prezzo, dopo un inizio campionato poco esaltante, potrebbe essersi abbassato. Ma mai dire mai con Lo Monaco…
Claudio D’Amato

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