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"Contro Corrente": Aspettando la Steaua

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Più forti di tutto. Più forti del Genoa, più forti di Brighi, più forti di un Marassi fino a ieri autentico tabù da quando gli azzurri calpestano i campi di serie A. Poi accade che il Mago Walter ne inventa un’altra delle sue. L’ennesimo coniglio sbuca fuori dal cilindro, quel pallone teso di Gargano che giunge puntuale sulla testa di Hamsik: l’ennesimo incantesimo spezzato dal tecnico toscano che manda in estasi la torcida partenopea.
Prestazione maiuscola quella offerta dagli azzurri soprattutto nella prima frazione. Squadra attenta, difesa granitica, gioco frizzante che passa sempre per i piedi di Hamsik, in assoluto il migliore in campo. In evidenza anche Zuniga, già, il colombiano che tutti credevano inadatto a recitare il ruolo di vice Lavezzi, e che invece, soprattutto in fase di ripiego, ha dato man forte alla retroguardia azzurra, aiutando Maggio a contenere le sfuriate di Criscito.
Una mossa azzeccata, che dimostra la bontà del lavoro svolto dal tecnico toscano in settimana, che è così riuscito ad ottenere il massimo profitto nonostante le assenze, pesanti, di Grava in difesa e Lavezzi in attacco.
Da rivedere forse l’atteggiamento, in fase propositiva, nella seconda metà di gara: certo, il Genoa le ha provate tutte per provare a riequilibrare il match, forse però il Napoli poteva sfruttare meglio qualche contropiede concesso soprattutto quando i genoani erano sbilanciati in avanti. Solo piccoli particolari, sia chiaro, da limare per rendere ancora più perfetti gli ingranaggi, i meccanismi dello scacchiere azzurro.
La prova di maturità tanto decantata da Mazzarri è stata dunque superata ed ora, a tre giorni dalla partita più importante in questo scorcio di stagione, si può cominciare a ragionare, gettare le basi per preparare la trappola giusta da riservare ai rumeni della Steaua.
Al San Paolo ci si gioca praticamente tutto: il passaggio del turno, il biglietto per i sedicesimi: un privilegio per pochi, che consentirebbe agli azzurri di tenere alto l’onore del calcio italiano in una delle competizioni più importanti del panorama calcistico internazionale.
I tempi sono maturi. È ora di far conoscere cosa significa Napoli e il Napoli al resto d’Europa. Coraggio Azzurri.
Francesco Auricchio

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