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Ma Napoli è davvero come Gomorra?

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Nei giorni scorsi il sito rumeno Prosport.ro ha pubblicato un articolo intitolato: Avertisment pentru fanii stelişti! “Italienii vin pe scutere, în viteză, te-au înjunghiat şi au fugit…” la cui traduzione suona più o meno così: “Tifosi della Steaua, fate attenzione, gli italiani corrono a bordo di scooter, vi accoltellano e fuggono via!”. A completare l’articolo una scena tratta dal celeberrimo film Gomorra, in cui è raffigurato un omicidio a colpi di arma da fuoco compiuto da due killer a bordo di uno scooter.
Ebbene, seguendo varie trasmissioni radiofoniche e passeggiando per le vie della città, ho colto commenti di sdegno profondo (in cui ovviamente non sono mancate le offese razziali, perchè, si sa, l’odio si combatte con l’odio…) da parte della maggioranza dei cittadini napoletani, i quali, si sono sentiti colpiti nell’orgoglio e feriti nell’animoda simili affermazioni.
Pur condannando un simile articolo, poichè ritengo che certe dichiarazioni siano lesive di una intera cittadinanza che, già tartassata e mortificata da fatti di cronaca di cui tutti siamo a conoscenza, può tranquillamente fare a meno di simili commenti, soprattutto quando essi provengono da un paese che, non più di due mesi fa non si è certo distinto per la sua ospitalità e per la civiltà dei suoi cittadini (numerosi sono stati i racconti di tifosi che hanno riferito di essere stati aggrediti fin dentro le auto mentre si recavano allo stadio di Bucarest in occasione del match di andata), ritengo sia doveroso fare alcune precisazioni che riporto di seguito.
Credo sia giunta ora che il popolo napoletano, quello sano, la smetta di piangersi addosso e di sgranare gli occhi ogni qual volta venga accusato di qualsivoglia crimine o nefandezza. La fama che i nostri supporter si sono fatti all’estero non è certo delle più lusinghiere e non credo che ciò che si racconta in giro sia frutto di dicerie. Senza voler andare troppo indietro con la memoria, poichè di memoria non ne ho tanta, ma mi sembra di capire che chi è intorno a me, non ne ha proprio, citerò solo gli ultimi fatti di cronaca:
– Napoli – Liverpool: alla vigilia della partita alcuni tifosi inglesi vengono aggrediti ed accoltellati nell’area di via Mezzocannone.
– Liverpool – Napoli: vengono messi in vendita pacchetti viaggio senza alcuna garanzia di ingresso allo stadio. I tifosi (?) napoletani tuttavia partono, poichè, essendo convinti di essere mediamente più furbi della restante razza umana, sostengono che un modo per entrare lo troveranno. Morale della favola: vengono manganellati dalle forze dell’ordine inglesi. All’indomani del match la colpa, ovviamente, non è di chi è partito senza essere munito di valido tagliando, ma di chi ha organizzato i pacchetti (pacchi…), degli stewart, dei bobbies inglesi e dei loro cavalli, ed infine di Gerrard che ci ha fatto perdere la partita!
– Utrecht – Napoli: I milleduecento tagliandi messi in vendita per la trasferta olandese, vengono acquistati da un orda di miserabili farabutti travestiti da tifosi che aggrediscono i loro concittadini che erano diligentemente in fila dalle prime ore del mattino, li minacciano ed accampano pretese sostenendo di avere la precedenza sugli altri poichè “loro” erano andati a vedere Gela – Napoli, tra le altre, e quindi l’Europa League gli spetta di diritto. Sorvolerei sul fatto che l’unica cosa che gli spetti realmente di diritto sia una cella in isolamento presso la struttura carceraria di Poggioreale, e sorvolerei pure sul fatto che in fila vi erano persone che hanno seguito la squadra in trasferta nell’era premaradoniana, per incentrare l’attenzione sul fatto che questi cavernicoli (una via di mezzo tra Homo sapiens e Primate), non contenti di quanto già fatto, una volta giunti ad Utrecht hanno provato ad accedere allo stadio con biglietti fotocopiati (sempre fedeli al fatto di ritenersi mediamente più furbi della restante razza umana); morale: intervento delle forze dell’ordine olandesi che, in accordo con esponenti delle forze dell’ordine italiane decidono di non far entrare più alcun tifoso napoletano presente in fila, anche se munito di valido ticket. Di chi è stavolta la colpa? Secondo i cavernicoli di cui sopra è delle forze dell’ordine olandesi ed anche di quelle italiane che non hanno tutelato a dovere i loro connazionali (cosa avrebbero dovuto fare? Caricare i polizziotti olandesi?!?).
Ebbene, cosa vi aspettate alla luce di questi accadimenti? Non vi è bisogno di salire sulle “spalle dei giganti” (cit. Newton) per capire che forse (ma solo forse), qualche colpa la abbiamo anche noi… sia chi commette simili atti e sia chi, cittadino per bene, non ha il coraggio di denunciare coloro i quali li hanno commessi. Bisogna essere davvero miopi per non capire che non era possibile aspettarsi da parte delle testate giornalistiche rumene articoli in cui venivano pubblicizzati itinerari turistici per famiglie, anche perchè, nel caso in cui non ve ne foste accorti, la nostra città è sommersa dai rifiuti e queste sono le immagini che fanno il giro d’Europa!
In tanti sostengono che il Napoli, intesa come società calcistica debba crescere ed acquisire una mentalità Europea. Io credo che Napoli, intesa come società CIVILE, debba crescere ed acquisire una mentalità nazionale prima, ed europea poi! E’ ora di smetterla con inutili piagnistei e vittimismi. Che ognuno cominci a svolgere il proprio compito con abnegazione, e piantandola di dare sempre la colpa al TizioCaioSempronio di turno.
Vi lascio con uno spunto di riflessione; in molti hanno ritenuto scandaloso che sul sito rumeno sopracitato Napoli vennisse etichettata come la città di Gomorra; allora io vi chiedo: ma Gomorra è un romanzo ambientato in una città immaginaria, frutto dell’inventiva di Roberto Saviano?
Fabio Baratto

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