Così come era eccessivo ipotizzare che il Napoli fosse il grado di lottare per la conquista dello scudetto, adesso sarebbe una esagerazione gettare la croce addosso alla squadra malmenata da Zanetti e compagni. Per carità, il ridimensionamento c’è stato, era logico e forse necessario. E poi, vedendo così giù di corda come quella scesa in campo ieri sera, forse anche l’Inter di Benitez avrebbe avuto un inatteso rilancio. Il Napoli ch aveva strappato applausi e aveva scalato posizioni in graduatoria, ieri sera si è visto solo per pochi minuti, e nemmeno tutto quanto nella sua dimensione sicuramente enfatizzata oltre i dovuto. La sconfitta all’esordio del 2011, però può diventare addirittura salutare, se si verificheranno due episodi significativi: il recupero atletico del gruppo nel suo insieme e la determinazione volata via con i sudamericani nei loro rispettivi paesi per le festività natalizie. Sarebbe un errore,adesso, demolire il grande lavoro svolto su più fronti da un gruppo che aspetta qualche innesto di valore per proseguire lungo la striscia positiva della seconda parte del 2010. Anzi, la sconfitta di San Siro deve convincere la società che ora più che mai, occorre ingaggiare un difensore mancino ed un altro centrocampista di valore per non sciupare i grandi traguardi raggiunti quest’anno. Finora la squadra ha retto al ritmo di tre impegni a settimana, ma solo per uno spirito gagliardo ed un patrimonio energetico che comincia ad affievolirsi. Era prevedibile, all’indomani di una sosta così lunga: venuta meno la tensione nervosa, le tossine accumulate hanno ingolfato i muscoli dei ragazzi che finora era andati via veloci, sulle ali dell’entusiasmo. Ma solo quello non ti basta,occorre crescere anche nella personalità per sentirsi una big. Ed è quello l’aspetto che maggiormente ha colpito ieri sera del Napoli: la timidezza al cospetto di complessi grandi come l’Inter dei cinque trofei in una sola stagione. Guarda caso, finora le sconfitte incassate e realmente meritate sono quelle contro il Milan, la Lazio e l’Inter, squadre certamente meglio attrezzate del Napoli mentalmente predisposte ai grandi impegni. Il ritorno sulla Terra nella sera dell’Epifania, dopo aver volato con la mente anche su traguardi ambizioni e per adesso improponibili, servirà per ritrovare la squadra arcigna e garibaldina del 2010. Chissà, il secondo posto e la suggestione di San Siro avranno dato alla testa molti dei calciatori che ieri sera non si son dimostrati al livello che ci avevano abituati in passato. E domenica sera c’è subito opportunità per reagire alla scoppola del Meazza: contro la Juventus al San Paolo, la grande occasione per dimostrare che, dietro le prime tre, il Napoli può sere il quarto incomodo di questa stagione. In attesa degli acquisti promessi dal patron, potrebbe essere un buon viatico per chiudere il girone d’andata al terzo posto. Molto più su di quanto anche i più accaniti fan potessero immaginare.
Raffaele Auriemma per “Il Roma”