C’è Napoli-Juve al San Paolo con inizio alle 20:45.
L’appuntamento è nella piazza del paesello alle 16:00, il mezzo di locomozione è il mio: una Yaris rossa del 2002 detta “a’ pummarola”.
Compagni di viaggio: Antonio “o’ Bocconcino”, Carmine e Michele “o’ Barbiere”.
Fuori dallo stadio ci aspettano: Totore “o’ Direttore”, Roberto “o Bacobbo”, Angelo “Zamorano”, Peppe “Arianna” e Carmine “o’ Lercio”.
Li raggiungiamo alle 17:30, alle 18:00 siamo al nostro posto in curva B superiore. Mancano quasi 3 ore all’inizio della partita.
Il tempo passa tra chiacchiere, sfottò, panini alla parmigiana e caffè borghetti a iosa.
Alle 19:00 lo stadio è già pienissimo, l’atmosfera è quella delle grandi occasioni.
Peppe dispensa dolciumi sottratti alla calza della befana: la sua o del nipote?
Guardiamo il riscaldamento delle squadre, si alternano bordate di fischi (per loro) e applausi scroscianti.
Tutto è pronto, sono le 20:45, azzero il mio cronometro, si parte: destinazione pianeta Goduria.
Pochi minuti prima mi ero assicurato che anche Pietro fosse davanti alla TV. Tornava dal Giappone e aveva fatto appena in tempo a non perdere “el partido perfecto”.
Lo stadio è una bolgia, 60.000 che cantano e saltano senza soluzione di continuità.
Mi viene in mente che sono qui per caso, un biglietto trovato grazie alla mia donna all’ultimo minuto, proprio in zona Mazzarri: che fortuna!
Ristabilisco un contatto con la realtà, rimetto gli occhi sul campo, stasera c’è un bel Napoli, Maggio e Dossena consumano le fasce, Grava è un mastino, un Davide contro due Golia: Toni e Amauri.
Arrivano i cross, uno è quello giusto e arriva all’uomo giusto, Napoli esplode: segna Cavani.
E’ l’apoteosi, un inferno paradisiaco si scatena in curva. E poi ancora e ancora, ad ogni parata di San Morgan e a ogni chiusura della difesa, a ogni giocata di Lavezzi, a ogni lancio preciso di Pazienza e a ogni splendido goal di Cavani.
Vinciamo 3-0 contro l’odiata Signora, manifestiamo superiorità in ogni parte del campo, siamo 60.000 cuori pulsanti e felici, cantiamo “o’ surdato ‘nnammurato”, il nostro attaccante è capocannoniere: è tutto perfetto.
Non svegliatemi!!!
Luciano Miele