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Petta: "Vivo un sogno. Adesso inizia il bello ma coi piedi per terra"

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Il suo trasferimento in un club blasonato era nell’aria già da tempo. Juventus, Torino, Napoli, diversi gli osservatori giunti di recente sugli spalti dello stadio De Simone per seguirlo e crearsi un’idea sui suoi margini di miglioramento. Se l’avesse acquistato una delle torinesi, l’avrebbe chiamato a corte fin da subito, mentre il Napoli l’avrebbe lasciato fino a giugno. La chiusura delle operazioni all’Atahotel ha poi rivelato il contrario. Prestito immediato con diritto di riscatto. Andrea Petta partirà questa sera, dal ‘Falcone Borsellino’ di Palermo destinazione ‘Capodichino’, Napoli, e domani prenderà parte alla prima seduta d’allenamento con gli azzurrini di mister Roberto Maggiano.
È una bellissima sensazione – ha detto Andrea Petta – Vivo un sogno. Non mi sarei mai immaginato che un anno sarei potuto arrivare a staccare un traguardo così importante. Vado in una realtà completamente nuova e ricca di stimoli”.
Il suo exploit ha seguito pari passo quello del suo Siracusa. Solo scampoli di gara nella drammatica gestione Romano, stabile tra i quattro di difesa con Ugolotti in panca, approfittando delle defezioni a turno, dei vari Capocchiano, Lucenti, Moi, Ignoffo e del lungo stop di Giovanni Iodice. Le grandi prestazioni di Foggia e Gela, il gol del momentaneo 1-0 contro il Pisa, poi ancora Cosenza e Taranto. Con 12 presenze in Prima Divisione sulle spalle, Andrea Petta classe ’92, si appresta a dare seguito al suo sogno azzurro.
Devo dire grazie a tante persone – ha continuato il difensore palermitano – Dai compagni al mister Ugolotti, dai dirigenti del Siracusa ai mister Lombardo e Pizzo. E naturalmente ai miei affetti, senza il loro sostegno non ce l’avrei mai fatta. Ma adesso tocca a me. Il calcio non è fatto di parole e dovrò dimostrare in campo le mie qualità. Ma attenzione perché come ci vuole un attimo per sognare e ci vuole altrettanto un istante per rovinare tutto. Devo proseguire con umiltà e intelligenza. Il gol Pisa? Diciamo che tutto è iniziato lì – ha concluso Petta – anzi tutto è cambiato. Mi sono reso conto di non dover avere alcun timore di non essere all’altezza della situazione e dei miei compagni stessi. Adesso inizia il bello ma coi piedi per terra”. E tra venti giorni parte la 63a edizione del Torneo di Viareggio. In bocca al lupo Andrea.
Giornale di Siracusa

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