Il giorno del riscatto. Dopo la figuraccia del Bentegodi gli azzurri tornano al San Paolo alla ricerca dei tre punti contro un Cesena in gran forma e alla ricerca di punti salvezza.
Una gara delicata sotto tutti i punti di vista. Perché se è vero che qualitativamente questo Napoli è superiore ai romagnoli, coi tempi che corrono sono le motivazioni, la concentrazione, a fare la differenza.
Oltre agli infortunati Grava e Vitale, Mazzarri deve fare a meno anche dello squalificato Pazienza. Turn-over minimo da parte del tecnico toscano: davanti a De Sanctis, linea a tre composta da Santacroce, Cannavaro ed Aronica. A centrocampo, torna Yebda al fianco di Gargano; a destra Maggio mentre, a sinistra, ballottaggio Dossena-Zuniga. In avanti, solito tridente con Hamsik, Lavezzi e Cavani, con Mascara pronto a subentrare a partita in corso.
Dopo il buon pari con il Catania, Ficcadenti non rinuncia al suo 4-3-3. In porta Antonioli, Ceccarelli e Santon saranno i due terzini, con Von Bergen e Pellegrino al centro della difesa. Trio di centrocampo formato da Appiah, Parolo e Caserta, con Giaccherini e Jimenez a supporto di Bogdani.
La chiave del match è tutta nel ritmo che gli azzurri sapranno dare alla gara: il Cesena, soprattutto fuori casa, è squadra capace a chiudere bene gli spazi, con Giaccherini e Jimenez sempre pronti a rientrare sulla linea dei centrocampisti, per poi ripartire, in velocità, in contropiede. Nessuna fretta quindi per il Napoli, che deve essere paziente, tenere il possesso palla per poi colpire al momento opportuno. La giusta concentrazione, quella mancata a Verona, per battere il Cesena e mantenere la piazza d’onore in graduatoria. Il modo migliore per prepararsi a due settimane infernali, in cui gli azzurri si giocheranno tutte le loro chances sia in ottica campionato che Europa League.
Detto delle ripartenze della banda Ficcadenti, il Napoli dovrà stare attento anche ai centimetri di Bogdani, e alle incursioni sulle fasce dei due terzini, Santon più che Ceccarelli, pronti a scodellare assist per gli avanti bianconeri. Una brutta gatta da pelare per Maggio e Dossena, che però potranno contare sul supporto di Hamsik e Lavezzi. Già, il pocho, unico assente a Verona, anche lui pedina fondamentale soprattutto quando c’è da sbloccare la manovra lì davanti, per servire palloni invitanti al matador Cavani.
Per il resto, solito dinamismo e lotta su ogni pallone nella zona nevralgica del campo: Yebda e Gargano contro Parolo, Caserta ed Appiah, un duello numericamente impari anche se, il più delle volte, il centrocampo partenopeo potrà contare sui ripiegamenti di un generosissimo Cavani. Occhio anche ai tiratori scelti: Jimenez, Giaccherini ma anche lo stesso Caserta sanno far male anche dalla lunga distanza, senza dimenticare Rosina, pronto a subentrare a partita in corso.
Arbitrerà l’incontro il Signor Domenico Celi della sezione di Campobasso. Assistenti di linea Pugiotto e Carrer. Quarto uomo De Marco. Fischio d’inizio alle ore 15.
Francesco Auricchio