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Monkey D. Cavani

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Oggi ragazzi miei, non voglio parlare della partita, nè dello sputo di Lavezzi, perché non c’è nulla da dire se non che: abbiamo umiliato i GLADIATORI ROMANI. Se loro hanno giocato il ruolo del GLADIATORE, non abbiamo giocato il ruolo dell’IMPERATORE che ha nelle mani il destino del LOTTATORE. Questo Napoli è da sogno, questo Napoli è di incanto. Da anni gli eroi del rettangolo verde, vengono paragonati agli eroi d’infanzia dei fumetti; SuperPippo, Batman Taglialatela e così via. Ma i tempi sono cambiati e anche i nostri eroi d’infanzia con loro.
Tra gli eroi della mia generazione e di quelle dopo, c’è un personaggio di nome MONKEY D. RUFFY, per lo più conosciuto come Rabber Cappello di Paglia. Capitano pirata, che naviga i mari alla ricerca del tesoro One Piece e che ricorda il nostro Matador; ora vi spiego perché.
Il Fisico – Guardateli esteticamente, entrambi magri all’inverosimile, ma con muscoli e forza da vendere.
Il Senso della Vita – Rabber affronta la vita giorno dopo giorno, senza porsi limiti e guarda sempre il positivo anche nelle situazioni più critiche. Rabber, come Edi,ha un’animo innocente non si fa troppi problemi, vive alla ricerca della libertà.
Il Carattere – Determinati nel raggiungere il loro obiettivo,sprezzanti del pericolo, non si fermano davanti a niente e a nessuno.Hanno il fuoco che gli arde in petto; hanno una volontà di ferro.Altruisti e sempre pronti ad aiutare i compagni.
Il Potere – Rabber ha il potere del frutto Gam Gam, che gli permette di allungarsi a dismisura per arrivare dove nessuno può. Non gli interessa il sacrificio, quando Cappello di Paglia si prefigge un obiettivo per lui esiste solo il successo, non gli interessa come sconfiggere il proprio avversario se con un calcio, con una testata o con una panzata, per lui l’importante è aiutare i compagni e realizzare il proprio sogno, vi ricorda qualcuno?
Il Matador Cavani, arriva sempre prima di tutti sul pallone, segna in tutti i modi senza curarsi del come. Sabato ha segnato con cosa, con il polpaccio? Per il Matador un recupero difensivo vale quanto un goal:l’azione prima lo vedi tirare in porta, l’azione dopo lo vedi nella sua area a dar manforte ai suoi compagni. Pur di mettere la palla nel sacco non bada all’estetica allunga la gamba, la testa, si contorce, ma il risultato è sempre lo stesso ….IL PALLONE VA NEL SACCO.
Questo ragazzo è un vero eroe!Si carica la squadra sulle spalle adoperandosi per dare una mano a chiunque.Non importa come,ma lui c’è sempre. Per noi, lui sarà sempre il nostro Capitano, colui che quando la nostra Napoli sarà bistrattata da tutta Italia, con la sua ciurma riabiliterà il nome della nostra città. So che per i più grandi questa sembra una cavolata, ma è così, se io oggi dovessi trovare un eroe dei fumetti(manga) che assomigli al mio, al nostro Matador, non esiste personaggio immaginario che gli assomigli di più.
Infine sulla partita. Torniamo da Roma , con tre punti, torniamo a casa , dopo aver rifilato doì purpet alla Roma. Oramai esportiamo “o’raù napulitan’” in tutta Italia, rifilando Purpet’ a chiunque sia sotto tiro. Domenica il sapore del ragù alla napoletana ha avuto un sapore più dolce, ha avuto il sapore di chi nonostante vive nella precarietà, nel giudizio e soccombe sotto i falsi stereotipi italiani può camminare a testa alta, perché i propri eroi arrivano sempre in loro soccorso.
Forza matador, non cambiare mai, porta in alto il tuo e il nostro nome, allungati fino ai confini del mondo e portaci dove solo i grandi possono arrivare, il tesoro One Piece esiste e si chiama…..
Alessio Guidone

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