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Brandi: «Prova tv? Non c'è, le immagini sono le stesse»

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La sentenza Lavezzi sorpren­de anche Mediaset. E soprat­tutto chi segue da vicino il pro­gramma Controcampo, tirato in ballo dall’avvocato Grassani. Alberto Brandi, caporedattore di Sport Mediaset e conduttore della trasmissione, non riesce a capire cosa possa essere suc­cesso davanti alla Corte Fede­rale, visto che in diretta televi­siva aveva dato un’interpreta­zione molto diversa all’episo­dio: « Dalle immagini in nostro possesso, che sono le stesse a disposizione di Sky e Mediaset Premium, non si arriva alla certezza dello sputo di Lavezzi. Per questo, nel corso della di­scussione, era emersa la nostra perplessità sulla possibile squalifica. Lo ha fatto notare anche l’arbitro Paparesta » . Cioè il moviolista di Contro­campo.
Brandi esclude la presenza di altri filmati inviati al giudice d’appello: « Assolutamente non ci sono altre immagini, lo ripe­to, se non quelle prodotte dalle pay tv » . Secondo quanto filtra da Mediaset, peraltro, a confer­ma della tesi della Figc, anche il giudice sportivo Tosel aveva esaminato le immagini andate in onda a Controcampo, oltre a quelle di Sky e di Mediaset Pre­mium. Come è possibile che le immagini siano tutte uguali? Perché fanno parte di una pro­duzione unica. Per risparmiare i costi, le aziende proprietarie dei diritti televisivi si “ sparti­scono” le partite: una la produ­ce Mediaset Premium, un’altra Sky, ognuno con i propri mezzi e il proprio personale, fornen­do al concorrente le immagini.

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