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Gli elefanti sconfitti dal colombiano

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Gli azzurri mettono tutti d’accordo e si lanciano alla rincorsa di quell’unico avversario che ancora li precede in classifica.
In una giornata di campionato densa di polemiche per via di gol segnati in fuorigioco e con l’aiuto di braccia galeotte, i partenopei si permettono il lusso anche di sbagliare un rigore pur di pareggiare il conto dei legni con gli avversari e non lasciare adito a nessuna recriminazione ne agli ospiti ne a coloro che si fregiano dei titoloni di campioni.
La vera gara difficile è questa e non quelle che verranno, ed il Napoli la disputa da grande squadra. I nostri beniamini hanno vinto contro loro stessi, contro la deconcentrazione che spesso li ha attanagliato in simili occasioni e gli ha impedito di superare il solito esame di maturità.
La formazione da schierare è oggi un’incognita: c’è Campagnaro squalificato ed al suo posto fiducia a Santacroce, Lavezzi appiedato con conferma dei tre turni, e quando tutti danno per scontato Mascara, tra i titolari si vede Sosa ed inoltre un po’ di turn-over per Gargano e Dossena che lasciano il posto rispettivamente a Yebda e Zuniga.
La prima mezz’ora di gara è a senso unico con gli azzurri a spingere sull’acceleratore, a costo di subire il contropiede, pur di trovare il vantaggio.
Il break degli elefanti Catanesi arriva grazie ad un pericolosissimo colpo di testa che si infrange sul palo esterno. Tale occasione non fa altro che rompere gli indugi e scatenare il fuoco dei terribili azzurri.
Mazzarri si rende conto che la partita deve essere risolta rapidamente per vari motivi: presto riaffiorerà la stanchezza accumulata Giovedì sera; tra quattro giorni ci sarà l’out-out europeo in terra di Spagna seguito dallo scontro scudetto di Milano; tirando troppo sullo 0-0 si potrebbe dar coraggio ai siculi che, come hanno mostrato, non si fanno pregare nel pungolare la difesa di casa.
El Matador ha dimenticato la banderillas a Lucrino e non si ritrova accerchiato da troppe maglie rosso-blu tanto che neanche dagli undici metri riesce ad infilzare l’estremo argentino del Catania. L’esecuzione è molto simile a quella di 7 gg fa con qualche centimetro di differenza. A Roma il palo fu amico ributtandola dentro, al San Paolo il palo si rivela ostile buttandola sul fondo.
Poco importa in quanto il profeta Mazzarri, con il suo vaticinio, aveva già designato, in settimana, il marcatore della serata.
C’è il tempo di qualche giro completo di lancette che da una mischia in area la palle giunge a Cavani fuori area, tiro, deviazione, e sfera che schizza a sinistra dove c’è appostato Zuniga che dopo qualche passo infila di precisione sul primo palo Andujar.
Il popolo azzurro è in visibilio, l’entusiasmo è alle stelle, la risposta alle milanesi ha messo le sue basi per uno scontro epico che vedrà di fronte le 2 maggiori forze del campionato.Clicca qui per continuare a leggere su Fantapazz
Iannucci Antonio dal blog di www.fantapazz.com

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