Mors tua, vita mea. Serata da bollino rosso per il Napoli che in Spagna si gioca il tutto per tutto per prolungare la sua esperienza in Europa League. Azzurri di scena al Madrigal, stadio relativamente piccolo rispetto al San Paolo, dal clima però infuocato considerata la posta in gioco e l’attaccamento della città nei confronti del sottomarino giallo.
Due le defezioni in casa iberica, con Garrido costretto a fare a meno dell’infortunato Senna e dello squalificato Marchena. In porta ci sarà Diego Lopez, difesa a quattro con Mario, Gonzalo, Musacchio e Capdevila. A centrocampo, rientro tra i titolari per Cani che, assieme a Cazorla, Valero e Bruno, completerà il quartetto nella zona nevralgica del campo. In avanti, solito tandem composto da Rossi e Nilmar.
Out Aronica per squalifica, Mazzarri ha il duro compito di trovare il giusto equilibrio in vista anche della delicata sfida di lunedì a San Siro, contro il Milan. In porta ci sarà De Sanctis, difesa a tre con Campagnaro, Cannavaro e l’esordiente Ruiz. A centrocampo, Maggio e Dossena saranno i due esterni, con Gargano e Pazienza, coppia collaudata, al centro. In avanti, Lavezzi ed Hamsik sono sicuri di una maglia da titolare, qualche dubbio per Cavani, che potrebbe essere sostituito da Mascara, con il Pocho, in tal caso, pronto ad agire da prima punta.
Quella del Madrigal sarà sicuramente una partita diversa rispetto a quella dell’andata, a partire dall’interpretazione tattica dell’una e dell’altra squadra. Pur mancando il faro del centrocampo, Marcos Senna, il Villareal dovrà, gioco forza, alzare, ma non troppo, il suo baricentro. Puntare tutto sul prolungato possesso palla per poi colpire con improvvise accelerazioni: una tattica ideale per le caratteristiche del tandem offensivo degli iberici che si esalta nel momento in cui la squadra predilige il gioco palla a terra. Azzurri quindi che dovranno fare molta attenzione ai cambi di ritmo, chiudendo tutti gli spazi con l’ausilio anche delle punte, pronte a rientrare per contrastare l’iniziativa degli spagnoli. Occhio anche agli inserimenti di gente come Rossi, Cani e Cazorla, che sanno come far male quando agiscono tra le linee, ed alle sovrapposizioni di Capdevila, terzino della nazionale, arma in più in fase offensiva dello scacchiere iberico.
Le ripartenze, la velocità degli avanti azzurri saranno le armi a disposizione dei partenopei, lesti a colpire di soppiatto, magari privilegiando la corsia centrale, il vero punto debole degli iberici considerata la scarsa velocità di Musacchio e Gonzalo.
Arbitrerà l’incontro il Signor Cuneyt Cakir, coadiuvato dagli assistenti Ongun e Duran. Quarto uomo Abay. Fischio d’inizio alle ore 21:05.
Francesco Auricchio