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Antonello Perillo: Non sparate su Lavezzi

8 Commenti

Ho sempre sostenuto che assegnargli la “numero 10” sarebbe una bestemmia perché un nuovo Maradona non si vede neppure all’orizzonte e perché lui non sarà mai al Suo livello. E lo direi anche se parlassimo di Lionel Messi o CristianoRonaldo. Ma sono al tempo stesso convinto che un giorno il Napoli forse ritirerà la “numero 22”: la maglia del Pocho. Doveroso omaggio ad un giocatore già entrato nella Storia del club. Non trovo giusta la valanga di insulti nei confronti di Lavezzi per i due, clamorosi, gol falliti contro il Villarreal. Ho letto e sentito cose assurde, dettate solo ed esclusivamente dal troppo amore per i colori azzurri e dalla rabbia per l’ingiusta eliminazione subita contro il Villarreal. Lavezzi è il cuore e l’anima del Napoli, che senza di lui perde tantissimo in fase offensiva. Forse solo il miglior Gargano e capitan Cannavaro mettono il suo impegno e la sua grinta su ogni palla, anche quelle che sembrano perse. Il Pocho corre come un matto, spacca le difese avversarie, guadagna cartellini gialli, apre spazi incredibili ai compagni di squadra e dispensa assist a ripetizione. Se Cavani ha realizzato 20 gol lo deve molto anche all’argentino. Lo stesso Hamsik ieri ha segnato su cross (dalla destra e di sinistro) del nazionale biancoceleste. Nella speciale classifica degli assist-man di Serie A Lavezzi è al secondo posto, con 10 palle gol sfruttate dai compagni, alle spalle del cagliaritano Cossu e al pari di Ibrahimovic. E qualcuno sostiene pure che sarebbe troppo egoista? Certo, se avesse più freddezza sottoporta sarebbe perfetto. Sono il primo ad essermi arrabbiato con lui per le reti fallite al Madrigal. Anzi, sono incazzato come una bestia. Ma andiamoci piano a mettere sul rogo delle critiche un giocatore che, con tutti i suoi limiti, è un’autentica risorsa di questo straordinario Napoli. Una cosa è certa: impiegarlo come prima punta è una scelta rischiosa, quanto meno perché gli si affida troppo la responsabilità di segnare. Se non giocava Cavani dove esserci Lucarelli o Denis o una vera prima punta di ruolo. Ma questo è un altro discorso.
Antonello Perillo (azzurrissimonapoli.blogspot.com)

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