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"Tutti in Campo": Milan-Napoli

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Ultima fatica per il Napoli che si appresta a chiudere il suo tour de force allo stadio San Siro contro il Milan capolista. Una sfida dal sapore tricolore, che rievoca le grandi sfide di fine anni ’80, quando il Napoli di Maradona contendeva lo scudetto al Milan di matrice sacchiana.
Bei tempi quelli, ma da allora ne è passata di acqua sotto i ponti e, nell’aria, si avverte quella sensazione inebriante di speranza che alimenta i cuori di tutti i supporters di fede azzurra.
Gara complicatissima quella del Meazza, a partire dalle condizioni in cui il Napoli giungerà nel capoluogo lombardo. I rossoneri hanno avuto otto giorni per preparare il match con tutta tranquillità, mentre, per la banda Mazzarri, impegnata in settimana in Europa League, è toccato accontentarsi di poco più di due giorni. Per colmare il gap, il tecnico toscano ha puntato tutto sulle motivazioni, sul’orgoglio che il Napoli mostrerà in campo per sopperire alla maggiore esperienza del club del presidente Berlusconi.
Diverse le defezioni per il tecnico Massimiliano Allegri, costretto a rinunciare a Pirlo, Inzaghi, Antonini, Bonera, Zambrotta e Ambrosini, tutti infortunati. Solito 4-3-1-2 per il tecnico livornese con Abbiati tra i pali, difesa composta da Abate e Jankulovski sugli esterni,e Thiago Silva e Nesta al centro. A centrocampo, rientra Boateng al fianco di Gattuso e Van Bommel. In avanti, Pato favorito su Cassano, insieme a Ibrahimovic e Robinho.
Unica, grande, assenza per il Napoli: quella del pocho Lavezzi che, contro i rossoneri, sconterà la seconda giornata di squalifica delle tre inflitte dal giudice sportivo. Davanti a De Sanctis, torna la difesa titolare con Campagnaro, Cannavaro ed Aronica. A centrocampo, Gargano e Pazienza saranno i centrali con Maggio a destra e Dossena a sinistra. In avanti, sicuri di una maglia da titolare Cavani ed Hamsik, per la terza, è corsa a tre tra Mascara, Zuniga e Sosa.
In virtù del fattore campo e della posta in palio sarà sicuramente il Milan a dettare i ritmi della gara, con il Napoli pronto a ripartire di rimessa. Fondamentale sarà l’approccio alla gara, con gli azzurri chiamati a reggere il forcing rossonero almeno nella prima mezz’ora per poi prendere le misure all’avversario. Il tridente schierato da Allegri costringe i due esterni, Maggio e Dossena, a privilegiare la fase passiva, supportati da Hamsik e Mascara (o Zuniga), pronti a rientrare per limitare le avanzate di Abate da una parte e Jankulovski dall’altra. Sfida nella sfida a metà campo, con il dinamismo di Gargano e Pazienza contrapposto all’esperienza di Gattuso e Van Bommel. Occhio agli inserimenti di Boateng, agile a muoversi tra le linee, così come Ibrahimovic, solito nell’arretrare fuori area per giocare di sponda e per armare il suo potente destro. Rossoneri insidiosi anche sui calci piazzati: oltre ai soliti noti Ibra e Thiago Silva, anche Nesta ha spesso dato sfoggio delle sue capacità in elevazione.
Esame proibitivo per gli azzurri, che potrebbero avere la meglio chiudendo bene gli spazi e ripartendo in velocità in fase di transizione. La presenza di Jankulovski (in ballottaggio con Oddo) a sinistra potrebbe favorire Maggio, tra i più in forma in casa azzurra.
Arbitro dell’incontro il Signor Gianluca Rocchi della sezione di Firenze. Assistenti di linea Maggiani e Di Liberatore. Quarto uomo Tagliavento. Fischio d’inizio alle ore 20:45.
Francesco Auricchio

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