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Tuttosport: Mazzarri come Lippi, dal Napoli alla Juventus

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TORINO, 11 marzo – Uno è di Viareg­gio, l’altro di San Vincen­zo. Tredici anni di età e 104 chilometri separa­no Marcello Lippi e Walter Mazzarri, entrambi esponen­ti ( illustri) di quella scuola to­scana che in que­sti anni rappre­senta un po’ il meglio in quanto a maestri di calcio. Tipi ambiziosi, a volte scorbu­tici, indiscuti­bilmente cari­smatici. Ca­paci di fare gruppo. Anzi, di plasmarlo a propria im­magine e so­miglianza. E di trasmettere un’identità precisa alle proprie squa­dre. Belle, coria­cee, soprattutto vincenti. I suc­cessi di Lippi so­no noti, ma anche portare alla sal­vezza la Reggina partendo da – 11 rappresenta un’impresa. A no­stro avviso tra le più grandi del cal­cio moderno, per quanto non celebrata da un trofeo in bacheca.
ANALOGIE – Le analo­gie tra i due, dicevamo, so­no impressionanti. Eccone un’altra. Lippi prese lo slancio da Napoli per con­quistare l’Italia e l’Europa al timone della nave bian­conera. Tutto iniziò nel­l’anno di grazia 1994. Giunti nel 2011 la Juve è alla ricerca di un Marcello della prima ora, piuttosto che di un Capello ancora voglioso di vivere la quoti­dianità del calcio con il ca­rico di pressioni, fatiche, ecc ( e certo se il tecnico di Pieris dichiarasse infine la sua disponibilità ad alle­nare, alla Juve sarebbero molto interessati). Insom­ma la Juve cerca un gran­de allenatore. E questa volta tocca a Mazzarri prendere lo slancio da Na­poli per…
PROVA DI FORZA – I pun­tini di sospensione s’im­pongono, perché il finale di questa storia è tutto da scrivere. Sarebbe scorretto nei confronti dei tifosi bianconeri, di quelli azzur­ri e dello stesso Mazzarri regalare certezze. Siamo appena al prologo, per la verità. Il che a marzo è perfettamente normale, anche se il mercato allena­tori precede tradizional­mente quello dei giocatori proprio perché le squadre vanno costruite anche se­condo le direttive dei timo­nieri. Partiamo comunque dai fatti noti. La voce di un interessamento biancone­ro ( peraltro logico e per certi versi scontato) per Walter Mazzarri è presa a circolare nei giorni scorsi, ma a darle autorevolezza nella giornata di ieri è sta­to Aurelio De Laurentiis ­forse involontariamente, o magari per sottolineare che alla sua porta biso­gnerà comunque bussare ­il quale a margine della riunione milanese di Lega ha risposto quasi con vee­menza ai cronisti: « La Ju­ve si dimentichi del mio al­lenatore almeno fino al 2016. Chi non è sul merca­to, non è sul mercato. A meno che non sia io a deci­dere che Mazzarri non è più adatto per allenare il Napoli » . Un po’ inusuale come smentita. Sarebbe ri­sultato più convincente un semplice: « Non mi risulta » . Mentre quel: « La Juve si dimentichi, ecc, ecc » suona come un non richiesto atto di forza. A meno che qual­cosa bolla in pentola..
Fonte: Tuttosport

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