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Prandelli snobba i giocatori del Napoli

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NAPOLI – Il Napoli terzo in classifica e in piena lotta per Champions e titolo ha un solo giocatore nell’Italia di Prandelli, Cristian Maggio. Troppo poco perché non si scatenino polemiche e critiche al tecnico della Nazionale. I nomi di Paolo Cannavaro e Michele Pazienza su tutti, quelli che a lungo sono stati accostati ai nomi dei possibili convocati per le sfide di Slovenia e Ucraina dei prossimi giorni. Il caso di Paolo Cannavaro è eclatante: la difesa del Napoli è la terza in serie A, il centrale azzurro è senza dubbi uno dei più forti in questa stagione, sicuramente più di Bonucci e Chiellini della Juve, il primo balbettante da tempo, il secondo a corrente alternata (contro il Brescia si è fatto superare di testa da Eder). E certo, il capitano del Napoli non teme confronti in rendimento e talento con il sampdoriano Gastaldello, che Prandelli ha premiato senza apparente motivo, mentre il grande Nesta si è chiamato fuori da tempo. Eppure, la difesa a tre di Mazzarri sembra essere diventata la più grande iattura per il difensore napoletano che vive la sua migliore stagione in serie A e che non avrebbe alcun problema ad adattarsi a un reparto difensivo con quattro giocatori.
A prendere le parti di Cannavaro, e contro Prandelli, due grandi ex difensori del Napoli, Moreno Ferrario e Alessandro Renica.
«Cannavaro andrà in nazionale solo se vincerà la scudetto», ha detto senza mezzi termini Ferrario ai microfoni di Radio Marte. E Renica ha aggiunto senza peli sulla lingua: «Prandelli non mi è piaciuto, non capisco perché non convoca Cannavaro nell’Italia».
Critiche e polemiche anche per la mancata convocazione nell’Italia di Michele Pazienza. Il centrale di centrocampo sta giocando su livelli altissimi; lui più di Gargano sta offrendo in questo periodo un rendimento eccezionale. Ancora più amaro il commento del manager Vincenzo D’Ippolito che assiste Pazienza: «Credo che Prandelli porti ancora rancore nei confronti di Michele; quando lui allenava la Fiorentina non era affatto d’accordo sulla partenza del giocatore. Bisognerebbe chiedere a lui perché non lo convoca in nazionale».
Mancano due mesi e poche altre occasioni alla chiusura della stagione, difficile che Prandelli cambi idea. Eppure è un peccato: Gastaldello sì, Cannavaro no. Meglio non pensarci.

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