
E’ stato il casuale protagonista della finale di Coppa Italia. Casuale perché ha giocato solo per via della squalifica di Ospina, titolare inamovibile di Gattuso che ha ormai scalzato il giocatore ex Spal. Protagonista perché con quel lampo, quella parata sul primo rigore di Dybala, ha dato slancio e morale ad una squadra che per 90 minuti si è scontrata con la sfortuna ed un super Buffon.
Meret ha perso il posto da titolare dalla partita contro l’Inter, l’incertezza sul goal di Lukaku è costata cara al numero 1 azzurro che ha dovuto lasciare il posto ad Ospina, sudamericano dai piedi buoni e dal senso tattico facilmente adattabile al gioco palla a terra imposto da Gattuso. Ringhio non è certo uno sprovveduto e conosce bene il talento di Alex, le sue scelte saranno dettate certamente dalle sicurezze che può garantire il colombiano, pur non essendo un fulmine tra i pali. Un portiere come Reina per intenderci che purtroppo non ha la personalità di Pepe, uomo spogliatoio dal carattere forte e deciso.
Sta di fatto che il Napoli non aveva in rosa un portiere come Meret dai tempi di Taglialatela, forse l’ultimo talento che ha difeso i pali della porta Azzurra. Un estremo difensore che può garantire tecnica sopraffina, sicurezza, ottimi riflessi, struttura fisica e reattività fulminea, caratteristiche fondamentali per un investimento in prospettiva. Un portiere da grande squadra come Handanovic per l’Inter (da 8 stagioni in nerazzurro) o come, seppur sul viale del tramonto, Buffon per la Juve da 20 anni.
Non ci resta che aspettare…