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Gattuso aspetta la Juventus: cosa rischia l’allenatore del Napoli

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Le voci sul futuro di Gattuso disturbano la vigilia della partita di domani sera contro la Juventus al Maradona. Il Napoli arriva all’appuntamento più importante dell’anno – per la tradizione, la rivalità, l’attesa – frastornato dalle voci sul destino in bilico dell’allenatore calabrese. Gli ultimi risultati hanno accentuato le difficoltà di Gattuso e, nel complesso, di una squadra in crisi di gioco, di risultati e, soprattutto, d’identità. Il Napoli è distante nei reparti e nelle idee, i calciatori fanno fatica a tradurre, in campo, ciò che Gattuso propone in settimana, durante gli allenamenti. Emblematico il frammento in frame successivo al gol di Zapata: reparti lungi, giocatori increduli, ognuno se la prende con l’altro per non aver fermato il colombiano.

Il clima è teso ma Gattuso non sembra a rischio. Ha una grande fortuna: non esistono, alla porta, allenatori pronti a prendere il suo posto. Non c’è il Gattuso di turno, come accadde al tramonto dell’esperienza di Ancelotti, pronto ad accettare qualsiasi proposta pur di tornare in pista. Nei suoi sondaggi, De Laurentiis s’è accorto che i vari Benitez e Sarri, suggestioni al momento non confermate, hanno richieste elevate e non sarebbero propensi ad accettare un incarico ora, con la squadra la cui inerzia rischia di condurla lontana dal piazzamento Champions. Però il futuro di Gattuso, inevitabilmente, resta legato ai risultati. Perderne altre vorrebbe dire autocondannarsi all’esonero: un epilogo che Ringhio vuole scongiurare.

Peccato che contro la Juventus ne mancheranno tanti, troppi: non ci saranno Manolas, Koulibaly e Mertens, ai quali si aggiungono, per infortunio, anche Hysaj e Demme. L’emergenza rema contro il Napoli ma Gattuso, in qualche modo, dovrà trovare una chiave per risollevare l’umore della squadra e tentare l’impresa contro la Juventus di Pirlo, formazione in salute ma, come il Napoli, alle prese con diverse assenze: Bonucci, Arthur e Dybala. Magra consolazione alla vigilia di una partita che non sarà mai come tutte le altre. Soprattutto in questo particolare momento storico.

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