Ormai siamo alla frutta, Milano certifica che siamo giunti al capolinea anche del Mazzarri bis. E’ durato poco e non è stato nemmeno bellino, i numeri sono letteralmente impietosi per il tecnico livornese, si parla di 8 sconfitte in 15 gare, più del 50%, a Garcia è stato tolto il patentino per molto meno, al confronto il francese potrebbe candidarsi per la panchina d’oro 2024.
Ma fossero solo i numeri a certificare il fallimento di questa minestra riscaldata, si potrebbero trovare mille cavilli nelle pieghe di queste partite per giustificarne l’esito, dalla sfortuna, agli arbitraggi, passando per le assenze varie, ma quello che condanna senza appello sono le scelte.
se è vero, come è vero, che con Rudy si prendevano troppi gol, e che la necessità impellente era migliorare da quel punto di vista, è anche vero che se produci poco offensivamente e non tiri quasi mai in porta la possibilità di vincere le gare diventa legata esclusivamente alla estemporaneità dei singoli. Or dunque, non voglio credere che questi lampi di genio dobbiamo aspettarceli dal buon Ostigard o da quel che resta di Zambo, per non parlare di quella delusione umana che è stato il polacco “che da un momento all’altro esploderà definitivamente”, lo vedrebbe anche un allenatore di terza categoria che, al momento, certi uomini non possono dare nulla di nulla, allora perché insistere su di loro? perché non provare a giocarsela con la freschezza dei nuovi acquisti?
in quale universo parallelo Lindstrom potrebbe far peggio di uno Zielinsky che a fine gara va dritto al medical center dell’inter per visite mediche? ormai il biondino non solo si tira la gamba, ma non calcia proprio il pallone oltre i 5 metri per paura di farsi male. secondo quale teoria Ngonge potrebbe far peggio di un Politano spremuto all’osso in questi mesi e ormai sazio dal rinnovo estorto ad ADL?
Si potrebbe continuare passando per un Simeone che, nei mesi passati, veniva invocato dalla folla affinché trovasse maggior spazio, e che oggi, che questo spazio lo trova, si divora gol già fatti ad ogni allacciata di scarpe.
Ora che la stagione sembra compromessa in maniera definitiva non resta che andare all in, affidando le poche speranze che restano ad un tecnico che la riconferma se la voglia giocare sul serio, aggredendole le partite e non subendole, provando a fare un gol in più, piuttosto al giurassico zeroazero.
I nomi? non sono altisonanti ma tutta gente ancora lucida come Maran, Semplici, Ballardini, Di Carlo, per tenerci a gente con un minimo di esperienza in questo campionato.

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