Che settimana, cari amici di tifonapoli.it! Certi momenti della vita sono difficili non solo da prevedere, ma anche da immaginare.

 

Il fatto è che la nostra Società, piaccia o non piaccia, ha la vocazione alla creazione di scenari originali. Così, a pochi mesi dal ritorno  di Mazzarri sulla panchina azzurra, ci troviamo a dover raccontare una serie di eventi di enorme portata concentrati in pochi giorni.

Si parte con un nuovo esonero.

Già questo fatto ha un che di destabilizzante per la vita di una squadra. Qualcuno obietterà non a torto che di stabile, dall’inizio della stagione, abbiamo visto molto poco, forse solo un trend sorprendentemente negativo per una squadra che ha il tricolore cucito sulla maglia.

L’esonero di Mazzarri si arricchisce di pathos tragico se si considera che è deciso alla vigilia dell’andata di ottavi di Champions League con il Barcellona.

Proseguiamo con la narrazione di questa  settimana d’inizio quaresima. L’allenatore designato alla guida della squadra è Francesco Calzona, una vecchia conoscenza, un professionista che ha vissuto al Napoli periodi indimenticabili come vice allenatore, la gestione Sarri e quella Spalletti. La nomina di Calzona aggiunge elementi di scompiglio a una situazione che, come si è visto, è già sufficientemente ingarbugliata. Già, perché Calzona è ancora il commissario tecnico in carica della nazionale slovacca e, considerati i risultati raggiunti, ha tutte le intenzioni di non abbandonare l’incarico, almeno fino alla conclusione della fase finale degli europei. Tuttavia De Laurentiis lo vuole. Come risolverebbe un abile sceneggiatore  una vicenda talmente intricata? Il nostro inventa una soluzione che, per i suoi tratti innovativi, dimostra capacità creative fuori dal comune. Chiede e ottiene dalla federazione slovacca una sorta di deroga che permetterebbe al mister di allenare il Napoli. Le condizioni poste da Bratislava non sono di poco conto, poiché a Calzona non vengono fatti sconti sui suoi obblighi contrattuali, ma tant’è. la Slovacchia accetta, il Napoli accetta e Calzona accetta.

Ecco qual è il contesto nel quale ci si avvia al difficile match con i blaugrana; contesto unico, al momento, per i livelli di punta del calcio professionistico; contesto estremamente incerto per il prosieguo della stagione; contesto che fa soffrire i club dei tifosi che seguono il Napoli dall’Italia e dall’estero.

Uno di questi, il Club Napoli Lussemburgo, esiste dal 2016 per iniziativa di amici appassionati di calcio, che si accorsero di aspirare a qualcosa di più della partita condivisa davanti alla televisione in salotto. Dal 2016 il Club è cresciuto in termini di dimensioni e di interessi. Le partite si seguono in gruppo nella sede di rue de Strasbourg, dove hanno luogo anche eventi sociali nati dalla passione e dalla spontaneità dei membri, passione che sovente porta il CNL anche negli stadi. Perciò non è raro incontrare la bandiera del Club sulle tribune italiane ed europee, in occasione delle partite del Napoli.

Citando le parole del presidente del CNL, Andrea Castaldo, la nascita del Club è dovuta alla „grande volontà di unire i tifosi del Napoli nel Granducato e al desiderio di creare un ambiente partenopeo per sentirsi a casa, dove poter vivere la nostra passione. Per noi la sede del Club è un vero covo che unisce varie tipologie di tifosi, coloro che vivono in Lussemburgo e quanti sono di passaggio per motivi di lavoro o in visita ai loro cari. Con grande soddisfazione il Club è menzionato nella lista dello sportello italiano gestito dal Ministero degli esteri per l’accoglienza degli italiani in Lussemburgo.“ Ricorda Castaldo che è merito del Club se „al fischio finale a Udine del 4 maggio 2023 il Granducato si è dipinto di azzurro.“

Anche con il Barcellona non è mancato il supporto della Lussemburgo partenopea al Diego Armando Maradona. Mercoledì scorso il presidente Andrea Castaldo e il socio Giovanni Spasiano, hanno raggiunto Napoli per sostenere la squadra. Entrambi conoscono le tribune del Maradona e ci hanno riportato le loro impressioni dopo l’esperienza di mercoledì.

Andrea Castaldo ci parla di „clima caldo delle grandi occasioni“ e di una „squadra sostenuta da entrambe le curve che hanno cantato dal primo all’ultimo minuto di gioco e anche oltre, a testimonianza dell’amore incondizionato per la maglia.“ Per il nostro presidente è stato come un incontro fra vecchi amici, con „tanti Club Napoli nei distinti, fra i quali il Club Napoli Lussemburgo, e i club amici dell’Unione Azzurra nel Mondo“. Se, per un verso, Andrea condivide l’atteggiamento del tifo che applaude e sostiene la squadra quando i ragazzi dimostrano di meritarlo, egli è altresì convinto che sia „corretto fischiarli davanti a determinate prestazioni che non meritano tifosi e città.“

 

 

Giovanni Spasiano, originario di Torre del Greco, è molto legato alla sua natura di corallino puro e, in quanto tale, tiene ad affermare la sua duplice passione per il Napoli e per la Turris. Sull’atmosfera respirata durante la partita sottolinea di aver trovato „un clima di festa dentro e fuori lo stadio, una tifoseria più matura dopo lo scudetto.“ Osserva che il tifo partenopeo sta affrontando la crisi attuale sostenendo la squadra. Trova che le due curve siano state fantastiche e il coro “Lasciatemi cantare” da brividi.

Giovanni ci affida anche i suoi pareri tecnici sul match e sull’ultimo avvicendamento in panchina. Ci rivela di aver visto un Napoli diverso quanto meno sotto il profilo dell’atteggiamento mentale, una squadra priva di timori reverenziali negli ultimi 15-20 minuti del primo e del secondo tempo.

Su Calzona e sulle prospettive per il futuro dei campioni d’Italia, Giovanni nutre speranze: „Penso che ha una grossa chance per diventare Sarri 2. Purtroppo non arriva nel momento migliore, ma ha un buon team di assistenti e tante partite.“

Andrea Castaldo si dilunga sull’andamento della partita: „Primi venti minuti da shock mentale, impauriti ed impacciati Di Lorenzo, Lobotka e Cajuste su tutti. Poi sono uscite fuori le geometrie di gioco che Calzona ha provato a impostare nonostante il poco tempo a disposizione.“ Andrea ha molto apprezzato „la linea offensiva molto alta supportata dalla mediana che nel secondo tempo ha tenuto lontano il Barça dalla porta azzurra.“ Se nel primo tempo riconosce ai catalani una migliore organizzazione in campo, ritiene che con l’impostazione alta il Napoli si sia dimostrato al livello dell’avversario, come era successo in passato contro Chelsea, Liverpool e Manchester City.

Anche Andrea è lieto dell’arrivo di Calzona: „ha tutte le carte in regola per far risalire il Napoli, ricreando spirito di gruppo per onorare il tricolore che indossano sul petto. Questo perché conosce bene la società, ha esperienza adeguata di un calcio moderno e offensivo, senza trascurare le fase difensiva.“

Rispetto agli strumenti a disposizione del tecnico per raggiungere obiettivi ambiziosi, il presidente del CNL si esprime così: „se si pensa al time consuming per la nazionale slovacca, sono certo che per lui oggi la priorità sia il Napoli.“ Tuttavia, toccando il tema del quarto posto, „vedendo Atalanta, Bologna e Roma, credo che le speranze siano pari a zero.“

Chiude la chiacchierata il nostro amico torrese con parole di apprezzamento per il Club Napoli Lussemburgo, sottolineando come questo fosse una realtà ambita già anni prima della fondazione: „già dal 2000, poi con la serie B e C, si è provato a fare un club, ma grazie all’impegno vero di Andrea qualche anno dopo si è realizzato. È decisamente una bella realtà anche nel panorama associativo lussemburghese.“

Restiamo con la ferma convinzione che il tifo partenopeo è vivo dappertutto, a Napoli, in Italia e nel mondo. Qui, nel piccolo granducato mitteleuropeo, il nostro Club pulsa di una passione che lo porta vivere e raccontare emozioni come quelle offerte dalla settimana appena trascorsa. In attesa di nuove emozioni e nuovi racconti, ci prepariamo seguire la squadra in un nuovo corso che tutti i napoletani sperano essere virtuoso. 

 

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